I manifestanti si sono radunati in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, al grido “lavoro, lavoro” e chiedono di poter riaprire "prima possibile " e "immediati ristori" per il comparto "allo stremo”. Una delegazione degli ambulanti è stata ricevuta in Prefettura
Giornata di proteste a Milano. Oltre ai bus a noleggio, in mattinata sono scesi in piazza anche i venditori ambulanti, penalizzati dalle restrizioni anti Covid. I manifestanti si sono radunati in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, al grido "lavoro, lavoro". Una delegazione degli ambulanti che hanno protestato per tutta la giornata è stata ricevuta in Prefettura. Parte dei manifestanti rimane nei pressi per conoscere l'esito dell'incontro in un clima disteso, a conclusione di una giornata che ha visto qualche momento di tensione senza, però, disordini.
"Siamo gli unici ancora chiusi. È giusto che riaprano le scuole, molti negozi riapriranno o non sono mai stati chiusi: noi chi siamo? I nemici sociali?”, la loro protesta. I commercianti chiedono di poter riaprire "prima possibile " e "immediati ristori" per il comparto "allo stremo”. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE A MILANO)
Il corteo
I manifestanti hanno improvvisato un corteo verso Corso Buenos Aires, che si è fermato in via Vittor Pisani, bloccando il traffico. Alla protesta si sono aggiunti anche alcuni furgoni e c’è stato anche un confronto tra i rappresentati dei venditori e le forze dell’ordine per verificare la possibilità di continuare la marcia. Numerosi i mezzi pubblici che hanno trovato il percorso sbarrato dalla manifestazione, con Atm costretta a deviare le linee 5, 9 e 10 del tram e le linee 60 e 81 del bus. Il corteo è poi giunto nei pressi della Prefettura di Milano, preceduto da numerosi loro furgoni che sono stati parcheggiati lungo viale Majno. Corso Monforte, dove ha sede il palazzo del Governo, è chiuso da transenne e da un ingente schieramento di Forze dell'ordine. Il traffico è bloccato in tutta la zona.