Recuperato dipinto famiglia ebrea trafugato dai nazisti

Lombardia
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Opera di Niccolò Pussino era a casa antiquario milanese a Padova

Un dipinto olio su tela risalente al Seicento, rubato nel 1944 in Francia dalle truppe di occupazione tedesche a una famiglia ebrea, è stato recuperato dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, che lo hanno individuato in un'abitazione di un antiquario milanese a Padova, a seguito di una laboriosa indagine.

L'opera

Il quadro "Loth avec ses deux filles lui servant à boire" attribuito all'artista francese Nicolas Poussin (Les Andelys 1594 - Roma 1665), noto in Italia come Niccolò Pussino, è entrato nel database delle opere trafugate a seguito della denuncia dei legittimi proprietari, una 98 enne svizzera e un 68 enne americano, i cui familiari ebrei erano stati depredati dell'opera a Poitiers (Francia), tra il febbraio e l'agosto del 1944.

Il dipinto
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Le indagini

Le indagini dei carabinieri che hanno portato al recupero dell'opera del Seicento trafugata dai nazisti nel '44 sono risalite fino al 1946, quando i proprietari iniziarono le ricerche delle opere asportate dai nazisti in Francia e trasferite in Germania, interessando la Commission de Récupération Artistique e producendo un inventario in cui figurava anche questo dipinto. Nel 1947 il bene venne inserito nella pubblicazione "Répertoire des biens spoliés en France durant la guerre 1939-1945", pubblicato tra il 1947 e il 1949 dal Bureau Central des Restitutions. Successivamente, nel 2017, il dipinto risulta essere stato importato in Italia dalla Francia da un antiquario emiliano, che lo avrebbe poi trasferito temporaneamente in Belgio per una mostra mercato a Bruxelles. Da lì, due anni dopo, il neoproprietario, un antiquario milanese, avrebbero portato l'opera in Olanda per un'altra fiera mercato internazionale a Maastricht, dove fu riconosciuta da un esperto d'arte olandese residente in Italia. Infine i carabinieri hanno individuato l'abitazione dove il quadro era stato definitivamente trasferito, in Veneto, e lo hanno recuperato e restituito ai legittimi proprietari, su disposizione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.

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