Vaccini Cremona, stamattina in 58 per 600 dosi. I medici: "È inaccettabile"

Lombardia

A causa di un disguido tecnico, anche stamattina non è partito l'invio degli sms di convocazione da parte di Aria Lombardia. Dopo le convocazioni fatte direttamente dall'Atts Cremona, alle ore 17 le persone già vaccinate erano 603

Erano solo 58, su circa 600 dosi disponibili, le persone contattate da Aria che si sono presentate questa mattina all'hub di Cremona Fiere per ricevere la vaccinazione anti covid. A causa di un disguido tecnico, anche oggi non è partito l'invio degli sms di convocazione da parte di Aria Lombardia, la società della Regione che gestisce le prenotazioni duramente criticata anche dalla vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI). A differenza di ieri, quando l'Azienda socio sanitaria territoriale aveva invitato attraverso messaggi whatsapp la popolazione over 80 e il personale scolastico a recarsi a fare la vaccinazione, oggi il messaggio è stato opposto: nessuno deve raggiungere la Fiera senza prenotazione.

La situazione all'hub: vaccinate 603 persone

Grazie alle convocazioni fatte direttamente dall'Atts Cremona, alle 12 sono state eseguite 133 vaccinazioni e alle ore 17 le persone già vaccinate sono 603. Altre cento sono in attesa della somministrazione. Lo rende noto l'Asst di Cremona sulla propria pagina Facebook. "Per ovviare all'inconveniente del sistema di gestione delle prenotazioni verificatosi questa mattina e garantire l'erogazione del vaccino - si legge -, l'Asst di Cremona, in accordo con Ats della Val Padana, si è attivata per convocare gli utenti delle fasce aventi diritto e già registrate al portale: ultra ottantenni, sanitari extra ospedalieri e insegnanti". "Un ringraziamento - sottolinea l'Azienda socio sanitaria cremonese - agli operatori dell'Asst di Cremona che si sono distinti, ancora una volta, per professionalità e grande prontezza di spirito. Grazie ai volontari di 'Siamo noi', 'Auser' e Protezione Civile per l'aiuto che ogni giorno offrono con gentilezza e dedizione".

L'intervento del sindaco di San Bassano

Giuseppe Papa, primo cittadino di San Bassano, si è precipitato in municipio, ha aperto gli elenchi degli ultraottantenni residenti, è andato a prenderli a casa e li ha portati a Cremona. Venti gli ultraottantenni rintracciati, poi Papa è passato a prenderli casa per casa e li ha portati al polo vaccinale su due pulmini messi a disposizione da Fondazione Vismara.

Medico volontario: "È del tutto inaccettabile"

"È del tutto inaccettabile questo malfunzionamento dovuto ad Aria Lombardia, così si rallenta la campagna vaccinale proprio nel momento in cui invece bisognerebbe accelerare", ha detto Claudia Balotta, uno dei medici volontari che si occupa in Fiera dell'anamnesi dei vaccinandi con l'ex sindaco. 

Le telefonate agli aventi diritto di Asst Cremona

Già ieri si era verificato un problema simile. Anche questa volta Asst Cremona si è mobilitata, telefonando agli aventi diritto con prenotazione (ultra 80enni e personale scolastico). Asst ha gestito in prima persona le chiamate sulla base dei nominativi di chi aveva aderito alla campagna, tutte persone che avrebbero dovuto essere raggiunte dall'sms della centrale regionale di prenotazione con data, ora e luogo della vaccinazione, ma che invece non hanno ricevuto nulla oppure messaggi sbagliati, con il risultato di creare lunghi spazi vuoti nelle somministrazioni negli hub di Cremona e Soresina.

Il precedente

Ieri anche alcuni sindaci si sono mobilitati per far fronte all'emergenza e coprire i buchi causati dal malfunzionamento del sistema Aria. Fra loro, Giuseppe Papa, primo cittadino di San Bassano, paese di 2000 abitanti a nord di Cremona: mentre nell'hub di CremonaFiere si contavano 80 presenti invece dei 600 attesi per la dose, Papa, che è stato a lungo responsabile della Protezione Civile, si è precipitato in municipio, ha aperto gli elenchi degli ultraottantenni residenti, è andato a prenderli a casa e li ha portati a Cremona in modo da non mandare sprecate le dosi, trasformando così un pasticcio in una opportunità per gli anziani del suo paese. Venti gli ultraottantenni rintracciati e portati al polo vaccinale su due pulmini messi a disposizione da Fondazione Vismara: "Appreso che esisteva la possibilità di vaccinare alcuni nostri anziani residenti, abbiamo pensato fosse giusto sfruttarla e non abbiamo perso un secondo", ha spiegato Papa. 

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