Covid Milano, assembramenti per il derby: sanzionati i primi tifosi

Lombardia

Si tratterebbe, al momento, di una ventina di persone, identificate dalla polizia tramite la visione di immagini e video. Lo scorso 21 febbraio in migliaia si erano radunati all’esterno dello stadio di San Siro violando le norme anti contagio. Cinque ultras interisti denunciati per aver aggredito un giovane tifoso milanista

La Polizia di Stato di Milano, attraverso la visione di immagini e video, ha identificato e sanzionato i primi tifosi del Milan e dell'Inter che, in occasione del derby dello scorso 21 febbraio, non hanno osservato le prescrizioni per il contenimento della pandemia, assembrandosi in migliaia all’esterno dello stadio di San Siro. Si tratterebbe, al momento, di una ventina di persone. Cinque ultras interisti sono invece stati denunciati per aver aggredito un tifoso milanista. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE A MILANO - LOMBARDIA IN ZONA ARANCIONE SCURO)

Le denunce per aggressione

Quel giorno, tra le ore 11 e le ore 14, migliaia di ultras si erano ritrovati, in violazione delle norme anti Covid, nei pressi dello stadio Meazza per salutare l'arrivo delle due squadre prima del derby cittadino. Secondo le indagini della Digos, dopo le 14, nelle fasi di deflusso dallo stadio, in via Caprilli, nelle vicinanze dell’impianto, un gruppo di tifosi neroazzurri ha aggredito con calci e pugni un giovane tifoso avversario. L'azione violenta, non segnalata alle forze di polizia, è stata registrata da un residente della zona e diffusa sui social la sera stessa. Il filmato testimonia due episodi successivi, il tentato furto di una bandiera milanista e poi l'aggressione, fatto che ha suscitato rabbia negli ambienti delle tifoserie milanesi, che hanno un patto di non aggressione, anche per la particolare "viltà" del gesto, eseguito da cinque persone contro una. I cinque ultras sono stati denunciati con l'accusa è di lesioni personali con le aggravanti dei futili motivi e del reato commesso durante manifestazioni sportive, come reso noto oggi dalla Digos in conferenza stampa.

Il questore: “Al Meazza abbiamo mitigato il danno”

L’episodio del 21 febbraio scorso, "non è stato uno sfogatoio ma una mitigazione del danno”, ha commentato il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, a margine di una conferenza stampa in questura. "Quanto accaduto ha suscitato domande - ha aggiunto - ma, come principio generale, non è permesso nessuno sfogatoio. Poi però serve una mitigazione del danno e noi abbiamo impedito che gli ultras si trovassero altrove in promiscuità con i cittadini". Il fenomeno del ritrovo dei tifosi fuori degli stadi chiusi però preoccupa la Polizia, che non può escludere che si ripeta. Tra le tifoserie infatti la chiusura degli stadi ha provocato tensioni e ora in molti pare vogliano tornare a vivere gli eventi in pubblico.

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