Molti dei giovani presenti portavano la mascherina, ma c'era anche chi preferiva non indossarla o tenerla abbassata. Il sindaco Sala: "Con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole poi si paga pegno. Così probabilmente sarà e purtroppo le conseguenze ricadranno su tutta la comunità"
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano
Musica e balli in Darsena, a Milano, con centinaia di giovani per l'ultimo weekend in zona gialla prima che scatti quella arancione. Oggi sono state montate transenne con ingresso alla Darsena da piazza XXIV Maggio. Ingresso che è stato momentaneamente 'chiuso' per una quarantina di minuti intorno alle 15. Oggi nella città metropolitana di Milano si registrano 1.003 nuovi casi.
Positivo anche Dario Baccin, vice direttore sportivo dell'Inter. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:10 - Calcio: Inter, positivo al Covid anche vice ds Baccin
Nuovo caso Covid nella dirigenza dell'Inter. Il club nerazzurro ha infatti comunicato che Dario Baccin, vice direttore sportivo, è risultato positivo al Covid in seguito agli ultimi controlli effettuati nei giorni scorsi. "Seguiranno da ora le procedure previste dal protocollo sanitario", ha aggiunto la società. Salgono così a sei i contagiati tra i dirigenti dell'Inter, dopo le positività emerse venerdì per gli amministratori delegati dell'Inter, Alessandro Antonello e Beppe Marotta, il direttore sportivo, Piero Ausilio, e il legale del club, Angelo Capellini, oltre a un membro dello staff tecnico.
18:44 - A Milano ultimo aperitivo affollato
Il tanto temuto 'assembramento selvaggio' nei locali della movida milanese nelle ultime ore prima della zona arancione non c'è stato, o almeno è stato meno pericoloso che in passato. Sono forse bastate le immagini delle scene di ieri sera in Darsena, ma molto più probabilmente ha avuto un senso chiudere (come hanno deciso il prefetto Renato Saccone e il questore Giuseppe Petronzi, sentito il sindaco Sala) l'accesso principale dell'Alzaia Naviglio Grande e di Ripa di Porta Ticinese e consentire l'ingresso solo dalle vie laterali, per rendere i Navigli più vivibili. Poca gente alla Darsena grazie agli ingressi contingentati (non più di cento persone per volta). Regolare la situazione anche in via Ascanio Sforza, dove i ristoratori hanno inscenato un simbolico flashmob, con tanto di cartelloni che ricordavano al sindaco Sala la promessa elettorale di chiudere la via al traffico veicolare. Molta gente ai tavoli e a passeggio, quasi tutti con la mascherina, anche in Corso Como e in Brera, dove dalle 18 in avanti è iniziato il deflusso, con qualche assembramento però di fronte ai cosiddetti 'bar truck'. Sempre sui Navigli, qualche problema in più alla chiusura dei locali, con molti giovani che si sono spostati sulle sponde dei canali a bere le ultime birre. In generale, un sospiro di sollievo anche per i tanti uomini delle forze dell'ordine messi in campo.
18:30 - A Milano 1.003 nuovi casi
Con 37.251 tamponi eseguiti è di 3.529 il numero di nuovi positivi registrato in Lombardia, una percentuale del 9,5%. Calano di nove i ricoverati in terapia intensiva (sono 426) e aumentano di 56 i pazienti negli altri reparti (4.118). Nella città metropolitana di Milano i nuovi contagi sono 1.003.
18:24 - Focolaio con sei casi all'Istituto Tumori di Milano
Sei pazienti della struttura complessa di Urologia dell'Istituto dei Tumori di Milano sono risultati positivi al Covid, ma erano negativi al loro ingresso fra il 3 e il 22 febbraio. Si tratta di "casi singoli" sottolineano dall'Int, spiegando che uno di loro dopo il ricovero ha detto di essere stato in contatto con una persona contagiata. I pazienti positivi sono stati trasferiti in reparti covid di altri ospedali o dimessi e segnalai ad Ats. Per permettere la sanificazione del reparto, gli altri pazienti "sono stati trasferiti e isolati in stanze singole in altre due aree" della struttura. "Non sono emersi casi - spiega l'ospedale in una nota - nel personale dell'Istituto che è stato sottoposto a vaccinazione".
17:17 - Troppa gente, chiuso per 40 minuti l'accesso alla Darsena
Stop all'ingresso alla Darsena di Milano per una quarantina di minuti oggi pomeriggio, ultimo giorno in zona gialla in Lombardia. Complice il bel tempo in molti hanno scelto di fare una passeggiata nei parchi, fermarsi ai tavolini dei bar per un ultimo aperitivo e godersi il sole anche alla Darsena e sui Navigli, dove ieri c'è stato un rave party con migliaia di ragazzi. Proprio per evitare assembramenti questa mattina sono state montate transenne ed è stato allestito una sorta di senso unico, con ingresso alla Darsena da piazza XXIV Maggio. Ingresso che è stato momentaneamente 'chiuso' per una quarantina di minuti intorno alle 15. Particolare attenzione agli ingressi da parte delle forze dell'ordine per evitare che qualcuno entri con altoparlanti e strumenti che possano trasmettere musica ad alto volume.
13:33 - Milano, scoperta festa in casa e bar aperto di notte
Sedici giovani, tra i 19 e i 28 anni, trovati a fare festa in un appartamento in via Napo Torriani, vicino alla stazione Centrale di Milano, e un bar di viale Francesco Crispi rimasto aperto anche la sera con una quarantina di clienti dentro. In entrambi i casi ieri sera poco prima di mezzanotte è intervenuta la polizia con sanzioni amministrative per le violazioni delle normative anti-Covid. Nella casa presa in affitto vicino alla Centrale gli agenti sono intervenuti dopo una segnalazione per schiamazzi e hanno trovato dentro sette italiani, 8 svizzeri e un tedesco. Tutti sanzionati. E poco dopo la polizia è intervenuta in viale Crispi. Sanzioni in questo caso per il proprietario del bar (c'erano anche due dipendenti) e per 38 clienti. Sono stati anche sequestrati un telefono e pochi grammi di cocaina.
12:52 - Numero chiuso in Darsena e sui Navigli
Ingressi contingentati e 'senso unico' in Darsena a Milano: è questa la prima conseguenza della folla che si è ritrovata ieri sera per una sorta di rave party nell'ultimo sabato in zona gialla. Da stamattina sono state montate transenne e chiusi gli accessi laterali. In Darsena si entra quindi da piazza 24 maggio e si esce da piazzale Cantone. Si stanno nel frattempo analizzando le immagini dei rave per identificare i partecipanti, che saranno sanzionati.
12:05 - Sala: "Conseguenze Darsena ricadranno su tutta comunità"
"L'ho detto ieri, con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole poi si paga pegno. Così probabilmente sarà e purtroppo le conseguenze ricadranno su tutta la comunità". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato sulle sue pagine social di quanto avvenuto ieri alla Darsena dove migliaia di persone si sono assembrate in un rave party.
11:58 - Sala: "In Darsena ieri 200 agenti, di più non si poteva"
"Ieri sera intorno ai Navigli e alla Darsena c'erano migliaia e migliaia di persone. Le forze dell'ordine, tra quelle coordinate dalla Questura e quelle del Comune, erano pari a circa 200 unità, il numero l'ho ricevuto dal Prefetto. E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto sulla sua pagina Facebook per commentare quanto accaduto ieri sera alla Darsena dove si è tenuto un rave party con migliaia di persone. "Questa è la realtà. Sarebbe stato meglio chiudere nel pomeriggio la Darsena? Ma secondo voi, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte? - ha aggiunto -. Di fronte a questi dati di realtà, la maggior parte dei commenti sono sulla mancanza delle forze dell'ordine. Io però sto dalla loro parte, dalla parte di uomini e donne che sono lì a lavorare e non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando. Ma se viene meglio scrivere a lettere cubitali "DOVE ERANO POLIZIOTTI E VIGILI?" cosa volete che vi dica? Solo che continuerò a lavorare, a metterci la faccia. Con pazienza, dedizione e misura, come il mio ruolo richiede".
11:40 - Inter, tutti tamponi negativi per i giocatori
Sono risultati tutti negativi i tamponi a cui si sono sottoposti nuovamente i giocatori e lo staff tecnico dell'Inter, in seguito alle positività nella dirigenza. Dopo i test negativi svolti venerdì, anche nel secondo giro di tamponi non sono stati riscontrati casi di Covid nella squadra di Antonio Conte, che quindi potrà scendere in campo nella sfida delle 15 a San Siro contro il Genoa. I risultati dei nuovi test erano attesi dopo le positività emerse venerdì per gli amministratori delegati dell'Inter, Alessandro Antonello e Beppe Marotta, il direttore sportivo, Piero Ausilio, e il legale del club, Angelo Capellini, oltre a un membro dello staff tecnico.
9:23 - In 'rave party' Darsena anche rissa tra ragazzi
Si è accesa anche una rissa tra alcuni giovanissimi, presto sedata dall'intervento dei carabinieri, ieri sera sulla Darsena a Milano, dove centinaia di giovani hanno dato vita ad un 'rave party' improvvisato con musica ad alto volume e balli nell'ultimo sabato di 'zona gialla', prima del passaggio in 'arancione' della Lombardia previsto per lunedì. Alla rissa, come ricostruito al momento dai carabinieri, hanno partecipato almeno una ventina di ragazzi, anche con alcuni lanci di bottiglie, ma non ci sono stati feriti. Tutto è iniziato attorno alle 21, mentre era in corso il 'rave party', e la situazione è tornata tranquilla verso le 23.30. Nel frattempo, comunque, centinaia di giovani hanno continuato a ballare, tra ovvi assembramenti e mascherine abbassate, e le scene sono state documentate da video e foto sui social e molti residenti della zona si sono lamentati.
7:58 - Musica e balli in Darsena per addio alla zona gialla
Musica e balli in Darsena, a Milano, con centinaia di giovani per l'ultimo weekend in zona gialla prima che scatti quella arancione. Una sorta di "rave party" documentato da numerose foto e video sui social. Su Twitter c'è chi si indigna, rivolgendosi al sindaco Giuseppe Sala che ieri aveva invitato i cittadini alla cautela e alla responsabilità. C'è anche chi invocava l'invio di volanti. Molti dei giovani presenti portavano la mascherina, ma c'era anche chi preferiva non indossarla o tenerla abbassata.