Lodi, estorsioni su mezzi pubblici e in stazioni: sei in carcere

Lombardia

Gli arrestati avvicinavano le vittime spesso isolate e, con delle minacce, si facevano consegnare denaro, gioielli e telefoni cellulari

Sono ritenuti responsabili di 17 rapine, furti ed estorsioni, tra giugno e dicembre 2020, commesse ai danni di giovani viaggiatori a bordo di mezzi di trasporto o nel stazioni ferroviarie nel lodigiano e sud Milano. Per questo, a Lodi, Sant'Angelo Lodigiano e in provincia di Torino, i carabinieri di San Donato Milanese e gli agenti della squadra mobile di Lodi, con il coordinamento della Procura, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone (tre italiani e tre stranieri di età compresa tra i 20 e i 26 anni), Gli arrestati avvicinavano le vittime spesso isolate e, con delle minacce, si facevano consegnare denaro, gioielli e telefoni cellulari. 

Le parole del Procuratore

"Si facevano anche consegnare il telefonino con la scusa di dover fare una chiamata urgente e di non avere, in quel momento, il proprio, per poi scappare via rubandolo e lasciando, quindi, la vittima impossibilitata a dare un allarme immediato", ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro. La polizia di Lodi aggiunge che le vittime erano quasi sempre persone che si muovevano da sole per strada o viaggiavano da sole soprattutto sul treno che, alle 18, portava da Lodi a Milano e che non era raro ricorressero alla violenza, sferrando anche pugni e testate in faccia. Fondamentali, si spiega dalla squadra Mobile di Lodi, le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei luoghi dove hanno agito gli arrestati che, in alcuni casi, per evitare poi che le vittime avvisassero le forze dell'ordine, spesso le seguivano per un breve tratto di strada, o, quando agivano in treno, rimanevano a bordo del mezzo fino alla fermata successiva, continuando a minacciarle.

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