Il presunto consulente finanziario è accusato di aver truffato, tra gli altri, l'allenatore dell'Inter per circa 30,6 milioni di euro
Nuovi guai per Massimo Bochicchio, il presunto consulente finanziario già accusato di aver truffato, tra gli altri, l'allenatore dell'Inter Antonio Conte per circa 30,6 milioni di euro. Da quanto appreso, la guardia di finanza di Milano ha effettuato perquisizioni e sequestri fino a 10,9 milioni di euro nella sua abitazione e in un magazzino a Roma dove sono custoditi i mobili della sua ex casa di Londra. A Bochicchio ora la Procura milanese contesta di aver riciclato denaro dei suoi clienti. Tra i beni sequestrati ci sono pure un immobile di pregio a Cortina d'Ampezzo, un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla, oltre che denaro sui conti correnti.
La truffa
Il decreto di perquisizione e sequestro preventivo fino a 10.9 milioni di euro è stato firmato dal gip di Milano Chiara Valori, su richiesta dei pm Giovanni Polizzi, Paolo Filippini e dell'aggiunto Maurizio Romanelli, titolari dell'indagine. Secondo la ricostruzione il consulente finanziario e radiato dalla Consob dal 1999, attraverso le sue società londinesi si sarebbe prestato a riciclare denaro dei suoi clienti provento da evasione fiscale o altri reati come bancarotta e appropriazione indebita. L'operazione di stamane è stata eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della guardia di finanza in forze presso la sezione di pg della procura milanese. Nei mesi scorsi la Procura di Modena ha aperto un fascicolo a carico del broker con l'accusa di appropriazione indebita per la truffa a Conte e a imprenditori, manager e pure esponenti del mondo dello spettacolo. Anche a Londra c'è un procedimento nei confronti del finanziere.