Indagato anche il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Bagolino. I due sono accusati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato
L'ex vicesindaco del Comune di Bagolino (Brescia), G.P., e il responsabile dell'ufficio tecnico sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia riguardante alcuni appalti pilotati. Nei loro confronti è stata disposta rispettivamente la misura degli arresti domiciliari e l'interruzione dai pubblici uffici per sei mesi, con l’accusa di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato.
I reati
Gli indagati avrebbero condizionato l'andamento di una gara di appalto per l'affidamento dei servizi di igiene ambientale per il Comune di Bagolino che si è conclusa con l'assegnazione ad una associazione della quale uno degli indagati era stato presidente fino a pochi giorni prima della pubblicazione del bando di gara. Entrambi avrebbero anche favorito gli affidamenti, sempre alla medesima associazione, dei servizi di pulizia delle acque superficiali del lago che il Comune di Bagolino gestiva su incarico della Provincia di Brescia. L'ex vicesindaco risulta inoltre indagato per peculato commesso negli anni, avendo sottratto alla vendita da parte del Comune centinaia di tonnellate di rifiuti che venivano invece rivendute privatamente. Le attività investigative sono partite nel 2019.