La guardia di finanza è intervenuta nel capoluogo lombardo, a Rho e Rozzano. Denunciati a piede libero altri tre soggetti
I finanzieri del Comando Provinciale di Milano, in questi giorni di fine anno, hanno sequestrato complessivamente circa 630 chilogrammi di fuochi d'artificio illegali nei Comuni di Milano, Rho e Rozzano, arrestando due soggetti italiani e denunciando a piede libero all’Autorità Giudiziaria altri due italiani e un cinese.
L’operazione
L'operazione, spiega una nota, è frutto del monitoraggio dei mercati online, dove sono state individuate alcune proposte di vendita di fuochi d'artificio di vario genere, pubblicate da utenti registrati con pseudonimi, i quali si proponevano alla potenziale clientela tramite contatto telefonico cellulare o con messaggistica. In particolare, nell'abitazione di un "inserzionista" sono stati scoperti e sottoposti a sequestro 25 chili di "botti" di vario genere ed alcuni ordigni artigianali di tipo "cipolla", anche con nomi evocativi come "Apocalisse", oltre a 29 grammi di marijuana. Successivamente, presso una pizzeria gestita da due cittadini italiani, è stato individuato un vero e proprio deposito clandestino di fuochi d'artificio dove venivano conservati, pronti per la vendita, materiali esplodenti tra cui petardi di fabbricazione artigianale per un quantitativo di 480 chilogrammi. A questi si è aggiunto un ulteriore sequestro nel territorio di Rozzano (nel Milanese) di altri 119 chili di fuochi pirotecnici illegali.