Dei reati denunciati, secondo i dati diffusi dalla Direzione centrale della polizia criminale, l'81% hanno riguardato vittime di sesso femminile e gli episodi sono distribuiti nell'anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 casi
Sono 718 i casi riguardanti il reato di revenge porn in Lombardia, la regione del Nord è quella che fa registrare il maggior numero di questi reati davanti a Sicilia e Campania. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. (I DATI IN PIEMONTE – CAMPANIA - SICILIA)
I dati della violenza sulla donne in Lombardia
Il reato, introdotto dalla Legge 69/2019 riguarda "la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti" come vendetta verso un ex o una ex. Dei 718 reati denunciati, secondo i dati della Direzione centrale della polizia, l'81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l'83% maggiorenni e per l'89% italiane), episodi distribuiti nell'anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 casi. A Milano, in particolare, un dato apparentemente confortante arriva dalle statistiche della Questura: confrontando il periodo tra gennaio e settembre 2019 con quello di quest'anno, gli omicidi sono più che dimezzati, da 18 a 7; quelli di tipo cosiddetto 'famigliare e affettivo' addirittura passano da 9 a 2, quelli 'famigliari e affettivi con vittime donne' da 5 a 2 e quelli commessi dall'ex partner nei confronti della ex da 4 a 2. Gli atti persecutori calano da 590 episodi a 486, i maltrattamenti in famiglia da 949 a 874. Stabili, invece, purtroppo, le violenze sessuali, con 305 casi rispetto ai 296 dello stesso periodo dello scorso anno.
Piani: "La Regione sostiene gli orfani dei femminicidi"
La Regione Lombardia sostiene gli orfani dei femminicidi con un contributo una tantum di 5 mila euro. "L'ultima iniziativa che stiamo portando avanti grazie ad Ats di Brescia, che fa un po' da raccordo di tutto il territorio regionale, è incentrata sugli orfani delle vittime di femminicidio - ha spiegato l'assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità, Silvia Piani nel corso di un video incontro sul tema promosso dalla Prefettura di Milano -, e daremo 5 mila euro una tantum di contributo a chi si trova in questa situazione e ha meno di 26 anni". "Questo - ha aggiunto - per sostenere i ragazzi, alcuni sono anche maggiorenni e possono chiedere da soli il contributo, e anche per sostenere le nuove famiglie che si prendono in carico gli orfani di femminicidio. E' un contributo sperimentale ma lo vogliamo rendere strutturale, questa è una delle ultime iniziative che abbiamo messo in campo nel piano quadriennale".
Albero della Vita illuminato di rosso
Arexpo, la società proprietaria dell'area Mind, e i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Milano hanno deciso una iniziativa comune per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dalle Nazioni Unite, illuminando per un giorno di rosso l'Albero della Vita, uno dei simboli dell'Esposizione Universale Milano 2015. "L'Albero della Vita rappresenta anche i valori di uguaglianza e solidarietà che furono alla base di Expo e che oggi - afferma Igor De Biasio, ad di Arexpo - appartengono anche a Mind, perché solo nel rispetto di tutti può svilupparsi la società del nostro futuro a cui noi vogliamo contribuire con la ricerca e l'innovazione nel campo delle scienze della vita e della città di domani". "In una realtà innovativa, motivo di speranza per il futuro, in cui gli attori collaborano da sempre per uno sviluppo tecnologico ma anche di relazioni e rispetto - spiegano Luisella Inzaghi, Eros Lanzoni e Paola Mencarelli, delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Milano - è importante condividere un segno di attenzione contro la violenza delle donne, ma soprattutto far emergere in prospettiva il ruolo chiave che esse devono avere per il futuro del nostro territorio".