Violenza sessuale a Milano, Genovese resta in carcere

Lombardia

Secondo il gip, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere accogliendo la richiesta della procura, il 43enne può commettere ancora abusi. Per il giudice sussiste il pericolo di reiterazione del reato, di fuga e di inquinamento probatorio

Resta in carcere Alberto Genovese, l'imprenditore milanese fermato nella notte tra venerdì e sabato scorsi con l'accusa di aver stuprato, dopo averla resa incosciente con un cocktail di sostanze stupefacenti nel suo appartamento di Milano, una giovane di 18 anni ospite a una festa. Secondo il gip Tommaso Perna, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere dell'uomo accogliendo la richiesta della procura, Genovese può commettere ancora abusi. Per il giudice sussistono le tre esigenze cautelari e cioè il pericolo di reiterazione del reato, di fuga e di inquinamento probatorio.

L'arresto di Genovese

Genovese, l'imprenditore che ha fondato la start-up assicurativa Facile.it, poi ceduta nel 2014, è stato fermato a Milano con le accuse di violenza sessuale, spaccio di droga e sequestro di persona. L'arresto è scattato la sera del 6 novembre alle 23.30 circa, l'imprenditore è stato bloccato dopo la denuncia della vittima. Secondo quanto ricostruito, la violenza sarebbe avvenuta il 10 ottobre, quando la giovane si trovava in casa dell'uomo, non molto lontano dal Duomo, per una festa a base di alcol e droga. Durante le indagini un'altra ragazza ha raccontato ai magistrati di essere stata violentata con modalità simili.

La decisione del gip

Il gip ha accolto la richiesta formulata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro che avevano ravvisato le esigenze cautelari che hanno fatto finire in cella, a San Vittore. L'uomo, infatti, secondo la ricostruzione fatta finora da inquirenti e investigatori, oltre ad aver stordito con un mix di cocaina e ketamina la sua giovane ospite per poi stuprarla in camera da letto lo scorso 10 ottobre, avrebbe dato l'ordine a un tecnico di cancellare i video delle telecamere di sorveglianza installate in quasi tutti i locali dell'appartamento. Circostanza questa che configura il pericolo di inquinamento probatorio, che si somma a quello di fuga in quanto lui stesso, in una conversazione telefonica con la madre, aveva affermato di voler raggiungere con il suo jet il Sudafrica. C'è da aggiungere, riguardo al pericolo di reiterazione del reato, che una serie di testimoni hanno raccontato che Genovese era solito fare festini a base di alcol e droga messi a disposizione degli invitati. E infine, un'altra ragazza si è presentata alla polizia di Stato denunciando che la scorsa estate, in vacanza a Ibiza, sarebbe stata violentata dall'uomo con analoghe modalità di quelle della vicenda per cui ora è in carcere. L'imprenditore, interrogato ieri dal giudice, aveva dichiarato: "Chiedo di disintossicarmi perché da quattro anni sono dipendente dalla cocaina. Quando sono sotto gli effetti della droga, non riesco a controllarmi e non capisco più quale sia il confine tra ciò che è legale e ciò che è illegale. Ho bisogno di cure".

Il gip: “Assoluto disprezzo per il valore della vita umana”

Genovese ha "manifestato una spinta antisociale elevatissima ed un assoluto disprezzo per il valore della vita umana, soprattutto di quella delle donne", ha scritto poi il gip nel provvedimento con cui ha convalidato il fermo per l'uomo con una personalità ritenuta "altamente pericolosa, giacché del tutto incapace di controllare i propri impulsi violenti e la propria aggressività sessuale. È, pertanto, elevato il pericolo che tale propensione (..) possa trovare ulteriore sfogo in altri fatti illeciti dello stesso tipo o di maggiore gravità".

La sostituzione di Genovese

Prima Assicurazioni "alla luce delle gravi accuse riguardanti il suo presidente (Alberto Genovese, ndr) ha preso provvedimenti immediati per nominare George Ottathycal Kuruvilla, attualmente General Manager, come presidente e amministratore delegato ad interim, assicurando la piena continuità aziendale". Lo annuncia in una nota la società. La nomina ufficiale avverrà durante il consiglio di amministrazione che si terrà mercoledì 11 novembre. "Data la natura dell'indagine penale in corso, la società si astiene da ulteriori commenti", conclude la nota.

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