Covid Milano, positivo un altro pm della Procura e una giudice

Lombardia
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Sono rispettivamente il quarto e il quinto caso dopo i due magistrati del quarto piano del Palagiustizia milanese e un ufficiale di polizia giudiziaria che lavora con un pm. Effettuate le sanificazioni in uffici e locali della struttura

Un altro pm della Procura di Milano è risultato positivo al Covid, dopo i due casi di due magistrati del quarto piano del Palagiustizia milanese e di un ufficiale di polizia giudiziaria che lavora con un pm. In base alle procedure anti-Covid, immediatamente applicate, alcuni magistrati sono già dai giorni scorsi in isolamento fiduciario e altri sono stati sottoposti a tamponi (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Nel frattempo, si è saputo che anche una giudice di una sezione del Tribunale è risultata positiva, ma la situazione nella sezione, da quanto è stato riferito, è sotto controllo, perché sono state applicate e rispettate rigorosamente tutte le procedure anti-Covid previste.

Le precauzioni anti-Covid

Stamani sono state effettuate diverse sanificazioni in uffici e locali della Procura, dopo i tre casi di positività dei giorni scorsi, e un intero corridoio è stato chiuso per svolgere le disinfezioni in tutti gli uffici vicini a quelli dei due pm risultati positivi nei giorni scorsi. Oggi pomeriggio, poi, anche l'ufficio del terzo pm che ha avuto esito positivo del tampone è stato chiuso in attesa della prevista sanificazione.
Le udienze di domani di quella sezione non si terranno e sono state rinviate, come ha stabilito il presidente del tribunale milanese Roberto Bichi, perché scatteranno le sanificazioni di uffici e aule e perché magistrati e personale di cancelleria sono in isolamento. Sono continui, poi, in queste ore i contatti tra i vertici degli uffici giudiziari del Palazzo di Giustizia per evitare che si ripeta ciò che è accaduto da marzo in poi, all'inizio dell'emergenza coronavirus, quando nel Palagiustizia si è verificato un cluster con 10 magistrati contagiati, di cui tre gravi, due persone morte, una cancelliera e un carabiniere, e con diversi avvocati contagiati. Al momento, anche se i vertici della Procura, in particolare, sarebbero intenzionati a prendere decisioni forti di 'chiusura', non sono stati presi provvedimenti generali sulle attività di udienza. Si attendono, infatti, le decisioni che potrebbero essere prese dal Ministero per regolamentare l'attività giudiziaria sulla base dell'acuirsi dell'emergenza in questi giorni. Al Palazzo di Giustizia di Milano, intanto, i magistrati lamentano il fatto che da luglio le toghe non hanno più un medico di riferimento all'interno dell'edificio.

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