Presunte tangenti per un appalto all'ospedale di Merate: sei condanne

Lombardia

L'inchiesta è scattata nel 2013 con l'appalto da 387mila euro per la ristrutturazione dell'ospedale Mandic. Secondo l'accusa, Michele Rigat avrebbe ricevuto due tangenti per favorire un'impresa edile. La Procura ha contestato la corruzione e la turbativa d'asta a nove imputati, tre sono stati assolti

Sei condanne nei confronti di funzionari pubblici e imprenditori per presunte tangenti nell'appalto di ristrutturazione dell'ospedale Mandic di Merate (Lecco). Oggi la I sezione penale del tribunale di Lecco, presieduta dal giudice Enrico Manzi, ha inflitto 6 anni e 3 mesi di pena a Michele Rigat, ex funzionario dell'azienda ospedaliera di Lecco, 4 anni e 8 mesi all'imprenditore Giovanni Maria Castelli e al suo dipendente Patrizio Zoaldi, 4 anni a Marco Fascendini capocantiere dell'impresa Castelli, un anno all'imprenditore Mauro Meraviglia e 4 mesi a un altro imprenditore Claudio Redaelli.

Le indagini

L'inchiesta è scattata nel 2013, con l'appalto da 387mila euro per la ristrutturazione dell'ospedale Mandic. Secondo l'accusa Michele Rigat si sarebbe intascato due tangenti, da 5mila e 4mila euro, tra luglio e ottobre del 2013, per favorire l'impresa edile Castelli. La Procura di Lecco ha contestato la corruzione e la turbativa d'asta a nove imputati e oggi sei sono stati condannati, e tre assolti.

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