La vittima era alla guida della sua auto. La procura di Lodi indaga per omicidio colposo a carico di ignoti. Sentite due persone che hanno assistito all'incidente. Rfi: sbarre "perfettamente funzionanti". La scatola nera del convoglio ferroviario potrebbe aiutare a capire l'esatta dinamica dello scontro mortale
Una donna di 34 anni, Elisa Conzadori, è morta in tarda mattinata dopo essere stata investita da un treno a Maleo, in provincia di Lodi, all'altezza del passaggio a livello della ferrovia Codogno-Cremona, che si trova sulla strada ex statale 234 al confine con Pizzighettone. Al momento dell'incidente la vittima era al volante di una Citroen C1 rossa, accartocciata dopo l'impatto. La linea ferroviaria è stata interrotta per ulteriori accertamenti ed è stato allestito un servizio bus sostitutivo. Sull'incidente la procura di Lodi ha aperto un'inchiesta: il procuratore della Repubblica Domenico Chiaro e il pm di turno indagano per omicidio colposo, per ora a carico di ignoti. Sentiti due testimoni oculari, che riferiscono come una sbarra del passaggio a livello si sia alzata prima dell'arrivo del treno.
Il racconto dei testimoni oculari
Un testimone oculare, già sentito dagli inquirenti, ha assistito all'incidente ferroviario. L'uomo, arrivato sul posto viaggiando in direzione Maleo-Codogno, ha spiegato di aver visto le due sbarre del passaggio a livello abbassate. Poi, improvvisamente, ha visto la sbarra per chi procedeva da Codogno verso Maleo rialzarsi, come se il treno fosse già passato. L'automobilista 34enne, che procedeva proprio in direzione Maleo, si è quindi rimessa in moto ma, proprio in quel momento, è transitato il convoglio che l'ha travolta e uccisa. Il racconto è stato confermato anche da un secondo testimone.
Rfi: sbarre del passaggio "perfettamente funzionanti"
A quanto si apprende, gli inquirenti inizialmente hanno ipotizzato che, a causa di un guasto, le sbarre del passaggio a livello non si siano correttamente abbassate all'arrivo del convoglio, il treno regionale 2651 di Trenord Milano-Mantova, perché quando la polizia ferroviaria e i carabinieri sono arrivati sul posto le barriere mobili sono state trovate alzate e intatte. Nel pomeriggio Rfi, Rete ferroviaria italiana, ha fatto sapere tramite una portavoce che i suoi tecnici hanno verificato la funzionalità del passaggio a livello e che le sbarre "sono perfettamente funzionanti".
In via di recupero la scatola nera del treno
È in via di recupero la scatola nera del treno, che potrebbe aiutare a capire l'esatta dinamica dell'incidente. La scatola nera del passaggio a livello, analizzata da Rfi, avrebbe escluso guasti. Restano tuttavia i dubbi degli inquirenti, che già dalle prime indagini hanno ipotizzato un possibile malfunzionamento. Ora indagherà la procura con la volontà di arrivare ad accertare come sia stato possibile che avvenisse l'incidente e che le sbarre siano state trovate, ai primi rilievi, alzate e integre.
Il sindaco di Maleo: "Secondo tragedia in due anni"
"Si tratta della seconda tragedia in due anni a quel passaggio a livello - afferma il sindaco di Maleo, Dante Sguazzi -. Oggi doveva essere una giornata di festa per tutti, non poteva succedere di peggio". "Abitava nella nostra città vicino alla sua famiglia -aggiunge Luca Moggi, sindaco di Pizzighettone -. Mi chiedo come possano ancora accadere cose simili nel 2020".
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