Va in pensione ma non c'è il sostituto: lavora gratis quattro mesi

Lombardia
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Dipendente del Comune di Capizzone, in provincia di Bergamo, ha deciso di restare: il concorso era stato bloccato per il lockdown. Il sindaco, Alessandro Pellegrini, le ha consegnato una targa di ringraziamento

Marisa Avogadro, dipendente del Comune di Capizzone, in provincia di Bergamo una delle zone più colpite dal Coronavirus, è andata in pensione a metà marzo, ma nessuno poteva sostituirla perché il concorso era stato bloccato per il lockdown. Così lei, addetta all'ufficio servizi demografici (quello dove si registrano fra l'altro nascite e morti) ha continuato ad andare a lavorare, gratis, fino al 17 luglio, affermando: "Con quello che c'era in giro, mi è sembrato normalissimo. Il minimo". La storia è riportata anche da L'Eco di Bergamo (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

La vicenda

Un sostituto non si poteva trovare, perché con il lockdown sono stati bloccati tutti i concorsi, in un momento in cui il lavoro degli uffici comunali è aumentato in modo esponenziale. "Abbiamo avuto un 600% in più di decessi - spiega il sindaco Alessandro Pellegrini - Bisogna capire in che situazione eravamo. Le ho detto: 'ti prego in ginocchio, resta'". La donna, all'Ansa, ha affermato: "Non me la sono sentita di venire via". Così ha continuato ad andare al lavoro ogni giorno, infilandosi la mascherina, mettendo i guanti e parlando con gli utenti che non sapevano che gli uffici erano chiusi al pubblico dalla finestra. "Era un dispiacere vedere le persone arrivare, smarrite, con la paura" ricorda. E di gente comunque ne arrivava. Le pompe funebre per i decessi, i parenti per cercare un posto al cimitero. In due mesi, a marzo ed aprile, sono morte 12 persone. Per capire quante siano basta pensare che si tratta dello stesso numero di morti di tutto il 2019 nel comune che ha circa 1.200 abitanti. "Vivendo in paese conosco tutti. Quindi conoscevo le persone morte, in alcuni casi le avevo viste da poco". Poi la situazione è lentamente migliorata: lei e la collega che ha lavorato insieme a lei si sono potute togliere i guanti.

La targa di ringraziamento

Poi si è potuta fare la prova pratica del concorso. E lo scorso 17 luglio Marisa, dopo trent'anni (e quattro mesi) di lavoro al Comune ha riconsegnato il badge. Prima però ha affiancato per quindici giorni la sua sostituta: "Ha detto che il lavoro le piace e questo è bello". All'ultimo consiglio comunale il sindaco le ha anche consegnato una targa di ringraziamento per quanto il lavoro di tutti questi anni e del periodo dell'emergenza.

E' andata in pensione a metà marzo Marisa Avogadro, dipendente del Comune di Capizzone, in provincia di Bergamo, una delle zone più colpite dal Coronavirus, ma nessuno poteva sostituirla perché il concorso
era stato bloccato per il lockdown. Così lei, addetta all'ufficio servizi demografici (quello dove si registrano fra l'altro nascite e morti) ha continuato ad andare a lavorare, gratis, fino al 17 luglio. ANSA/FILIPPO VENEZIA
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