Secondo gli inquirenti, l'uomo aveva un tenore di vita e una disponibilità di beni non compatibile con gli esigui redditi dichiarati. Il tribunale ha così ordinato il sequestro di 35 autovetture, 2 moto, 23 immobili, 24 terreni , uno Yacht, le quote e i compendi aziendali di cinque società
Dopo il carcere, da cui era uscito nel gennaio scorso dopo 3 anni di reclusione, per P. B., 58 anni, imprenditore di Mantova, la cui attività spaziava dalla ristorazione al commercio di auto, al settore immobiliare, è scattato il sequestro del patrimonio valutato in 7 milioni di euro. La misura amministrativa è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Mantova ed è stata emessa dal Tribunale di Brescia dopo che lo stesso imprenditore nel 2017 era stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e di truffa.
L'inchiesta
Dopo l'arresto le Fiamme gialle avevano passato al setaccio i redditi dichiarati dall'imprenditore, una vita trascorsa al limite, tra commercio di auto di lusso e gestione anche per interposta persona di locali in città, tra il 2002 e il 2017, riscontrando una sproporzione tra redditi dichiarati e beni intestati a lui o alla famiglia. In pratica, l'imprenditore aveva un tenore di vita e una disponibilità di beni non compatibile con gli esigui redditi dichiarati. Il tribunale ha così ordinato il sequestro di 35 autovetture, anche di lusso, 2 motoveicoli, 23 immobili tra locali commerciali , magazzini e abitazioni, 24 terreni , uno Yacht le quote e i compendi aziendali di cinque società. I beni sono stati affidati alla gestione di un amministratore giudiziario.