Coronavirus, primi indagati per la mancata chiusura dell'ospedale di Alzano

Lombardia

Stando a quanto si apprende da fonti investigative, le attenzioni degli inquirenti sono puntate "sulla catena di comando dei vertici dell'ospedale fino alla direzione generale della Sanità"

Arrivano le prime iscrizioni nel registro degli indagati da parte dei pm di Bergamo nel filone d'indagine sulla mancata chiusura dell'ospedale di Alzano Lombardo. Fonti investigative confermano quanto anticipato dal 'Corriere della Sera'. Stando a quanto si apprende, le attenzioni degli inquirenti sono puntate "sulla catena di comando dei vertici dell'ospedale fino alla direzione generale della Sanità". (DIRETTA - IL FOCOLAIO BERGAMASCO)

Le indagini e i testimoni sentiti dai pm

Nelle settimane scorse, il pool guidato dal procuratore Maria Cristina Rota aveva sentito come persone informate sui fatti l'allora direttore della Sanità Regionale, Luigi Cajazzo, il direttore generale dell'Asst di Seriate, Francesco Locati, e il direttore sanitario Roberto Cosentina. "Non mi risulta né a livello ufficiale né ufficioso che il mio assistito sia indagato – ha detto all'Agi l'avvocato Fabrizio Ventimiglia che assiste Cajazzo - in ogni caso, il dg della Lombardia non ha il potere di aprire o chiudere l'ospedale. È il direttore sanitario che lo decide e poi lo comunica alla direzione generale. Quando è stato sentito come testimone ha chiarito tutto, non c'è bisogno di indagarlo".

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