Maltempo Lombardia, frana Ruinon in Valfurva torna a essere pericolosa

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Livello di attenzione massima per i tecnici del Centro Monitoraggio Geologico regionale di Arpa. Da ieri sera i movimenti nel corpo “centrale” del dissesto superano i 30 centimetri al giorno, fino a picchi di 90 in alcuni punti dell’area di scivolamento

Livello di attenzione massima per i tecnici del Centro Monitoraggio Geologico di Arpa Lombardia, che dalla Sala Operativa di Sondrio sorvegliano in tempo reale la frana del Ruinon, nel comune di Valfurva (in provincia di Sondrio). Da ieri sera, infatti, è stata raggiunta la soglia di elevata criticità con movimenti che, nelle aree del corpo "centrale" del dissesto, superano i 30 centimetri al giorno, fino ad arrivare a picchi di 90 centimetri in alcuni punti dell'area in scivolamento (LE PREVISIONI METEO IN LOMBARDIA).

Criticità registrate già da maggio

Già dalla seconda metà di maggio, a causa delle forti piogge, l'area della frana aveva evidenziato una riattivazione dei movimenti fino a portare, il 10 giugno, alla segnalazione da parte dei tecnici di Arpa del superamento di soglia per moderata criticità. 

La situazione attuale

Attualmente - spiegano gli stessi tecnici - sulla parete sono in atto significativi movimenti su una superficie di circa 20.000 metri quadrati, con velocità oltre i 30 centimetri al giorno e su una fascia più ampia, di circa 50.000 metri quadrati, dove si registrano velocità superiori a 8-10 centimetri al giorno.

La frana del 20 agosto 2019

Il 20 agosto 2019 un grosso masso di 90 metri cubi è rotolato a valle invadendo, dopo essersi spaccato in due, la SP29 che porta al Passo Gavia. La frana, i cui movimenti sono stati ripresi giornalmente, era poi stata tenuta sotto osservazione nei mesi successivi fino al rientro dell'emergenza.

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