Coronavirus Bergamo, pronte le prime 50 denunce dei famigliari delle vittime di Covid-19

Lombardia

Ad annunciare la consegna delle denunce in procura è stato il presidente del Comitato 'Noi denunceremo', Luca Fusco. "Siamo stanchi e stufi di non avere risposte, vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità", ha affermato

Il 10 giugno saranno consegnate alla procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del Coronavirus. Ad annunciarlo è stato il presidente del Comitato 'Noi denunceremo', Luca Fusco, intervistato alla trasmissione 'mezz'ora in più' su Rai3. "Siamo stanchi e stufi di non avere risposte, vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità - ha affermato Fusco - mercoledì depositeremo le prime 50 denunce e non ci fermeremo finché non avremo accertato perché è successo tutto questo". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

Il Comitato: "Familiari dei malati sono stati riempiti di bugie"

Secondo il Comitato, le autorità hanno "riempito di bugie" i familiari dei malati: "Il sistema della sanità lombardo è completamente saltato e noi siamo stati lasciati soli, il sistema non era pronto ad affrontare nessuna emergenza, e non è colpa dei sanitari - ha sottolineato Fusco -. Ci siamo trovati con una montagna di persone lasciate a casa con polmoniti, perché il sistema sanitario non aveva la possibilità di ricoverarli". La Regione, ha aggiunto Fusco, "non aveva saturimetri da distribuire ai medici", oltre a mascherine e dispositivi di protezione. "È uno scandalo. Vogliamo sapere cosa è successo e perché la Lombardia è stata messa in questa situazione, perché non è stato circoscritto il contagio in una valle quando si poteva, perché il virus ha circolato liberamente per l'Italia".

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