L'uomo era stato in cella con Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo per la strage. Per l'omicidio è stato fermato un amico della vittima
Vincenzo Arrigo, la vittima dell'omicidio avvenuto nella notte a Esine, nel Bresciano, aveva testimoniato nell'ultimo processo per la Strage di piazza Loggia. Arrigo era stato in cella con Maurizio Tramonte, condannato all'ergastolo, e aveva rivelato come Tramonte in cella gli avesse mostrato una fotografia in bianco e nero spiegando che era presente in piazza il 28 maggio 1974, giorno dell'attentato.
L'omicidio
L'uomo, 59 anni, è stato ucciso a colpi di roncola alla testa al termine di un litigio. I carabinieri hanno fermato B.P., un 53enne convivente della vittima e proprietario dell'abitazione dove è avvenuta la tragedia. Da quanto appreso, Arrigo era stato allontanato dalla famiglia per maltrattamenti sulla moglie e da ottobre era ai domiciliari a casa dall'amico ora accusato di omicidio.
L'interrogatorio
Il 53enne è stato interrogato nel pomeriggio dal sostituto procuratore Paolo Savio, titolare dell'inchiesta per omicidio volontario. "Il mio assistito si è difeso perché il primo ad impugnare l'arma è stata la vittima come dimostrano i segni che B.P. ha sulle braccia", ha spiegato l'avvocato Marino Colosio, legale del 53enne.
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