Il giudice non ha recepito le richieste dell'avvocato di parte civile che aveva chiesto una condanna a 12 anni, chiedendo venisse riconosciuta l'aggravante della premeditazione
Sara Del Mastro, la 38 enne che il 7 maggio 2019 ha aggredito e sfregiato con l'acido l'ex fidanzato Giuseppe Morgante, 30 anni, sotto casa sua a Legnano, è stata condannata a 7 anni e 10 mesi di carcere, più due di libertà condizionata, dal tribunale di Busto Arsizio. A prendere la decisione è stato il Gip dopo aver ascoltato le richieste dell'accusa, che aveva chiesto 10 anni. Il giudice non ha recepito le richieste dell'avvocato di parte civile Domenico Musicco, il quale aveva chiesto una condanna a 12 anni, chiedendo venisse riconosciuta l'aggravante della premeditazione.
La lettera della donna: "Ho sbagliato, mi sento uno schifo"
"Ho sbagliato, non mi crederai, ma ogni giorno mi sento uno schifo perché ho rovinato per sempre la vita di un ragazzo di 30 anni". Sono le parole di Del Mastro contenute in una lettera per la vittima. Il documento è stato depositato oggi in aula, poco prima che il Gip stabilisse la condanna. "Il gesto che ho fatto è imperdonabile, ma è stato a seguito di alcune tue promesse", prosegue la missiva, "che avevi fatto per tenermi tranquilla, come dici te". La donna ricorda poi alcuni momenti privati trascorsi con Giuseppe e conclude: "Una volta scontata la mia giusta condanna, tornerò a essere mamma e non ti importunerò più".
La vittima: "Sono amareggiato, sentenza più bassa perché sono un uomo"
"Hanno sottovalutato tutti la vicenda - afferma Morgnte a margine della sentenza di condanna - perché io sono un uomo, grande e grosso, e lei una donna, me lo aspettavo che la sentenza sarebbe stata più bassa del previsto e ne sono amareggiato". Anche l'avvocato di parte civile, Domenico Musicco, ha commentato la sentenza: "Il giudice, così come ha fatto il pm, non le ha riconosciuto l'aggravante della premeditazione, cosa che trovo inconcepibile. Del Mastro ha confessato di aver comperato l'acido il giorno prima, ditemi chi va in giro in auto con l'acido sotto il sedile. Ci aspettavamo il massimo della pena previsto per questo reato - ha aggiunto -, a ogni modo sono contento per la libertà condizionata a fine pena, garantirà a Giuseppe la tutela che merita".