Così il governatore della Regione, intervistato da Sky Tg24: “Penso valga la pena essere cauti”. Il presidente ha espresso preoccupazione le immagini dei Navigi di ieri. Sui tamponi ha affermato: “Arcuri non mandato i reagenti”
“Prima di prendere qualsiasi decisione dovremmo cercare di valutare i dati che ci saranno tra alcuni giorni. Dopo una settimana o dieci giorni dall’inizio di questa parziale riapertura si potranno valutare i dati. Se le cose non fossero peggiorate si potrà valutare l’ipotesi di riaprire, altrimenti bisognerà andare molto più cauti”. Lo ha dichiarato a Sky Tg24 il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando l’ipotesi di valutare ulteriori riaperture prima del 18 maggio: “Abbiamo fatto tanta fatica per risolvere parzialmente questa situazione, avvicinarci alla soluzione. Non sono quattro o cinque giorni in più che mi devono indurre a fare atti avventati. A meno che non succedano miracoli in questi giorni, penso valga la pena di essere cauti”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Fontana: “Arcuri ha mandato tamponi, ma non reagenti”
A proposito delle dichiarazioni del commissario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri (secondo lui in Lombardia è stato inviato un alto numero di tamponi), Fontana ha affermato: “Il commissario Arcuri ha mandato tanti tamponi, ma ha dimenticato di allegare i reagenti. I tamponi sono l’oggetto materiale con cui si raccoglie da gola e naso quanto deve essere sottoposto ad esame. Se non ci sono i reagenti è fine a sè stesso”. Il presidente della Regione ha poi aggiunto: “Speriamo che presto arrivino. Noi stiamo andando avanti come sempre con le nostre gambe, stiamo aumentando in maniera consistente il numero dei tamponi che riusciamo a processare quotidianamente”.
Il governatore: “Vedendo immagini Navigli mi sono preoccupato”
Il governatore ha dichiarato che vedendo le immagini dei Navigli di ieri si è “un po’ preoccupato, perché vorrei evitare che la fatica di due mesi possa essere vanificata da una serie di comportamenti che si possono evitare”. Ha poi aggiunto: “Da lunedì abbiamo riacquistato un po’ della nostra libertà, non tutta ma un po’ l’abbiamo riacquistata. Vanificare questa fatica, che abbiamo dovuto metterci per arrivare a questo punto, mi pare sciocco. Credo valga la pena di rinunciare a un po’ della nostra libertà per avere poi la libertà definitiva. Non dimentichiamo inoltre che oltre all’aspetto sanitario c’è anche l’aspetto economico, noi dobbiamo ricominciare a poter lavorare in completa sicurezza e tutti quanti”.