Coronavirus Lombardia, Attilio Fontana a Sky Tg24: "Obbligo mascherine deve rimanere"

Lombardia
Attilio Fontana (ANSA)

Sul nuovo decreto del governo, secondo il governatore "non si è parlato di controllo sul trasporto pubblico, non si è detto niente su cosa devono fare le famiglie per poter gestire i bambini"

Sulle mascherine "tenderei a ribadire l'obbligo" in una nuova ordinanza regionale "ma è chiaro che vorrei avere garanzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta la popolazione". Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento a Sky Tg24. L'attuale ordinanza della Regione valida fino al 3 maggio prevede l'obbligo di coprirsi naso e bocca "ogniqualvolta ci si rechi fuori dall'abitazione". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"In Dpcm mancano regole precise per gestirla"

Il governatore della Lombardia ha parlato anche della criticità "principale" del nuovo decreto del governo. Secondo Fontana "è la mancanza di regole ben precise che servono per gestire la riapertura. Non si è parlato, ad esempio, di controllo sul trasporto pubblico, non si è detto niente su cosa devono fare le famiglie per poter gestire i bambini. Uno dei due genitori dovrebbe rimanere a casa per poter gestire i bambini e lo stipendio che manca dovrebbe versarlo lo Stato. Questa è un'ipotesi". Inoltre, "se all'inizio sono stato sicuramente un grande sostenitore del rigore, adesso tenuto conto del fatto che ormai è assolutamente accertato che dovremo convivere" con il coronavirus "finché non si individuerà un vaccino, credo che forse si sarebbe potuto allentare un po' i condizionamenti delle chiusure magari imponendo più attenzione nei controlli, nelle misure che devono essere adottate". Infine, Fontana il 4 maggio avrebbe "riaperto sicuramente in modo parziale e contingentato e in modo limitato alcune attività commerciali, qualche negozio, magari non durante tutto l'arco della giornata, alternando mattino e pomeriggio con ingressi limitati e con controlli di chi ci entra, ma qualcosa si sarebbe potuto aprire. Non è questione di coraggio, è rendersi conto della realtà in cui viviamo: se dovessimo aspettare l'R0 non apriremmo più per parecchio tempo. Sulla base di alcune previsioni noi saremo pronti a fine giugno e non è fattibile una cosa di questo genere, si eliminerebbero una serie di comparti interi". 

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