Truccazzano, uccide compagna e si costituisce: coppia viveva insieme causa coronavirus

Lombardia

I militari hanno trovato il cadavere della donna, 47 anni, che poco tempo fa aveva deciso di troncare la relazione. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stata uccisa con un colpo di fucile alla testa

Una donna di 47 anni, Alessandra Cità, è stata uccisa mentre dormiva con un colpo di fucile alla testa dal compagno, suo coetaneo, che poi si è costituito ai carabinieri. A quanto si è appreso, lei voleva interrompere la relazione ma aveva accettato di ospitarlo in casa ad Albignano, un paesino alle porte di Truccazzano nel Milanese, per via delle norme relative all'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Intorno alle due della la scorsa notte l'uomo, A. V., già denunciato dalla donna due volte in passato, si è presentato alla Caserma dei Carabinieri di Cassano d'Adda confessando il delitto. Il cadavere della vittima è stato trovato in camera, riverso sul letto, dai militari. Il fucile a pompa calibro 12 era sul posto. 

La convivenza forzata

Da circa due settimane l'uomo, una guardia venatoria, viveva a casa della vittima nel comune dell'hinterland milanese per via dell'isolamento imposto dalle norme anti coronavirus. Il 47enne infatti lavorava a Bressanone, in provincia di Bolzano, e nel weekend raggiungeva la compagna per stare insieme. Poco tempo fa però la donna aveva deciso di interrompere i rapporti. 

La donna lo aveva già denunciato due volte

I due, originari dello stesso paese in Sicilia, avevano iniziato una relazione a Milano diversi anni fa. La donna negli ultimi tempi aveva però deciso di lasciarlo ed era infastidita dall'insistenza dell'uomo che non accettava la fine del rapporto. In passato lui era già stato denunciato dalla compagna due volte. I fatti risalgono al 2009 e al 2012 a Chiusa, in Alto Adige, dove i due hanno vissuto per qualche anno. Nel 2012, secondo la denuncia, aveva inseguito la donna in macchina e l'aveva tamponata fino a farla uscire di strada. La coppia si era poi separata e l'uomo aveva intrapreso una nuova relazione. Il 47enne a causa dell'emergenza coronavirus era in ferie forzate.

Le indagini

L'indagine è coordinata dal pm di turno, Giovanni Tarzia, e dai procuratori aggiunti di Milano, Laura Pedio e Letizia Mannella. L'uomo, che non aveva precedenti a Milano, questa mattina è stato sentito per circa quattro ore e mezza dal pm di turno.

I colleghi della vittima: "Siamo scossi"

"Sconcertata, delusa e arrabbiata. Il femminicidio è qualcosa che riguarda tutti noi, uomini e donne, ogni tanto ci riguarda un po' più da vicino. Riposa in pace cara collega"; "Buon viaggio Alessandra, dai tuoi colleghi e dai tantissimi utenti che hai accompagnato in questi anni. Che la terra ti sia lieve. Sono profondamente scossa". Questi alcuni dei commenti lasciati dai colleghi dell'Atm della vittima.

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