I pazienti sono stati collocati solo in case di riposo che avevano “strutture separate”, ha spiegato l'assessore al Welfare che ha poi fatto sapere che è stata istituita una commissione “autonoma e indipendente” che valuterà quanto accaduto nelle Rsa
"Non c'è stata alcuna contaminazione" da parte dei pazienti trasferiti dagli ospedali nelle Rsa, lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa, specificando che i pazienti trasferiti sono stati collocati solo in case di riposo che avevano "strutture separate" rispetto a quelle per gli ospiti anziani. Gallera ha anche ricordato che le prime "linee guida" sulle Rsa la Regione le ha date "il 23 febbraio". (DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI IN LOMBARDIA)
Istituita una commissione indipendente per le Rsa
È stata ufficialmente nominata la commissione che valuterà quanto successo nelle Rsa della Lombardia, ha poi fatto sapere Gallera spiegando che "questo è il modo più trasparente, oggettivo e chiaro per fare una serena ma seria e scientificamente forte valutazione su questo tema". Gallera ha spiegato che si tratta di "una commissione di altissimo valore, autonoma e indipendente" che godrà della "massima libertà anche sulle singole strutture" per capire cosa hanno fatto i gestori delle Rsa "che sono strutture private o fondazioni afferenti a enti locali quindi ai Comuni". "Alla Regione - ha aggiunto - spettano le linee guida, che Regione ha fatto in maniera ampia con la delibera del 30 marzo, e di sorveglianza, e verrà valutata anche questa".
La commissione
La commissione sarà presieduta da Mauro Agnello, ex direttore dell'Agenzia per il controllo del sistema sociosanitario lombardo. Gli altri membri saranno i professori Furio Zucco, medico chirurgo in anestesiologia, rianimazione, riabilitazione e cure palliative, Roberto Bernabei, ordinario di medicina interna all'Universita' Cattolica, Giuliano Rizzardini, responsabile del reparto di Malattie Infettive al Sacco di Milano, Mattia Cesari, ordinario dell'università di Milano, Pierachille Santus, responsabile del reparto di Pneumologia dell'ospedale sacco di Milano, Carlo Signorelli, direttore della scuola di Igiene e Sanita' Pubblica del San Raffaele di Milano e i dottori Roberto Blaco, dirigente dell'Osservatorio Statistico regionale e presidente della Scuola di Specializzazione in Geriatria, la dottoressa Luciana Bevilacqua, esperta di Risk Management e la dottoressa Maria Cristina Opezzo medico legale.
Gallera: “Detto alle Rsa di isolare ospiti con sintomi sospetti"
La "situazione dei pronto soccorso", saturi di pazienti, "poteva pregiudicare la vita di questi anziani, quindi era bene curarli lì", ossia nelle Rsa, sarebbe stato peggio "portare anziani infermi nei pronto soccorso, ci sarebbe stato più rischio per loro", ha poi spiegato Gallera che ha chiarito che già tra il 23 febbraio e i l'8 di marzo la Regione dettò linee guida per le case di riposo, "specificando anche come trattare gli ospiti con sintomatologia simil Covid". "L'8 marzo abbiano detto alle Rsa che andavano isolati gli ospiti con sintomi sospetti". "Fare il tampone a persone con problemi respiratori era totalmente inutile, noi abbiamo detto alle Rsa di separare e isolare quegli ospiti con sintomi simil Covid", per l'assessore la Regione ha anche dato "indicazioni precise" alle Rsa sui pazienti trasferiti dagli ospedali e che dovevano essere "accolti in strutture separate" e seguiti da "personale dedicato".