Coronavirus Milano, mascherine tra moda ed esperimenti al Politecnico

Lombardia

Dal camouflage al pois, la moda pensa a reinventarsi negli atelier milanesi. Piccoli laboratori lanciano alternative, mascherine accattivanti, nate dalle esigenze di quartiere, passata ai social e domani chissà

Dal camouflage al pois, la moda pensa a reinventarsi negli atelier milanesi. Piccoli laboratori lanciano alternative, mascherine accattivanti, nate dalle esigenze di quartiere, passata ai social e domani chissà. Polimask è il progetto del politecnico e della regione Lombardia per valutare la sicurezza dei materiali. Qui si effettuano i test necessari oggi conta l'urgenza, ma una seconda fase presto arriverà: "Inizialmente le ho prodotte da donare con dei tessuti con cui facevo il sotto degli abiti da sposa. Poi piano piano, sono aumentate le richieste e ho cominciato farle sia ancora con tessuti biologici che con tessuti un pochino più divertenti, pensando anche al futuro a quando finalmente usciremo da questa quarantena", ha spiegato una donna che crea queste mascherine. Poi: "Dal tinta unita all'animalier piuttosto che alla Payet o a tessuti che hanno stampe giapponesi, il fiorato. Le faccio doppiate con all'interno un taschino un buchino da questa parte, dove si può mettere un filtro. Adesso la soluzione sono le mascherine, domani magari il completo mascherina, abito oppure l'accessorio mascherina e gilet, mascherina e pantaloni, la creatività ci salverà. Quindi sarà un nuovo tipo di mercato un nuovo tipo di accessorio da poter indossare".

L'obiettivo

La missione è quella di identificare i materiali idonei alla realizzazione di mascherine chirurgiche usa e getta. Molta roba è arrivata dall'Etiopia, dalla Cina e dall'India: "Ci hanno mandato sacchetti dell'aspirapolvere, imbottiture per reggiseni. Il tipo di materiale giusto è fatto all'incirca così, quindi sono degli stratificati di cosiddetto tessuto non tessuto apparentemente inefficiente, invece sono quelli che funzionano, che possono essere trattati da aziende nel campo della moda del tessile. Il mondo della moda si è mosso molto in questa direzione anche per poter riattivare una filiera e dare lavoro ai molti lavoratori che in questo momento sono fermi. L'ideale è indossare una mascherina che funzioni e indossare questa per questioni di eleganza. Se tutti indossassero la mascherina chirurgica, quindi se tutti difendessero l'ambiente circostante e le persone dal proprio pericolo, possibilità di contagio il problema sarebbe risolto".

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