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Coronavirus, il sindaco di Milano Sala: "Disorientante la decisione sulle mascherine"

Lombardia
Giuseppe Sala

Sul prezzo, invece, così il primo cittadino del capoluogo lombardo: "Questo è il momento di regolamentarne il prezzo nelle farmacie. Non è una cosa normale? Questi non sono momenti normali e a mio parere va fatto"

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Nel suo video giornaliero, postato sulle sue pagine social, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è tornato sull'ultima ordinanza di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, sull'obbligatorietà dell'utilizzo delle mascherine: "Da oggi per uscire in strada dobbiamo indossare una mascherina o, al limite, un foulard o una sciarpa. Lasciatemi dire che è un po' disorientante ricevere questa disposizione dalla Regione Lombardia e sentire Borrelli, il capo della Protezione Civile persona che stimo, dire 'io non la metterò e terrò le distanze'. Però, io voglio rimanere fedele a ciò che ho detto dall'inizio e cioè le ordinanze, le direttive vanno applicate e non discusse perciò non posso che dirvi applichiamo questa ordinanza della Regione Lombardia". Aggiungendo che "questo è il momento di regolamentare il prezzo delle mascherine nelle farmacie. Non è una cosa normale? Questi non sono momenti normali e a mio parere va fatto". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"Contrario alla riapertura delle chiese per Pasqua"

Infine, Giuseppe Sala ha concluso dicendo di essere "contrario" alla riapertura delle chiese per Pasqua come ha proposto il leader della Lega, Matteo Salvini. "Mi sono sempre imposto in questo spazio di evitare polemiche e di usare toni moderati e lo farò. Però, a Matteo Salvini devo rivolgere un'osservazione e una domanda, visto che chiede la riapertura delle chiese per Pasqua. Io non sono d'accordo perché penso che in questi momenti la propria fede possa e debba essere anche un fatto personale e privato. Ma la domanda è: se tu vuoi fare arrivare davvero ad aprire le chiese, se non è solo un titolo per un giornale, allora devi fare una cosa molto chiara. Devi chiedere o alla Lombardia o al Veneto, Regioni che governi, di fare un'ordinanza in questo senso. Altrimenti siamo sempre alla ricerca delle parole e non dei fatti".