Coronavirus, sindaco Albino: “Qui 145 morti, ma solo 32 ufficiali”

Lombardia
Un'immagine tratta dal video di Sky TG24

Il primo cittadino Fabio Terzi: “Quei decessi, probabilmente avvenuti in ospedale, hanno potuto giovare del tampone”. Il commento sugli aiuti stanziati dal Governo: “Per noi 95mila euro, sono una goccia nell’oceano rispetto a ciò che serve per ripartire” 

“L’anagrafe ha registrato 145 decessi a fronte dei 25 decessi nello stesso periodo, ma dell’anno scorso. Mentre i dati ufficiali riportano che, per coronavirus, i morti qui ad Albino sono 30-32: quelli sono certificati, probabilmente morti in ospedale, e quindi hanno potuto giovare del tampone”. Così il sindaco di Albino (in provincia di Bergamo), Fabio Terzi, ai microfoni di Sky TG24 nella giornata di ieri. Il primo cittadino, nel corso dell’intervista, ha spiegato il contenuto di alcuni testi di cordoglio nei confronti di due concittadini: “Sono due o tre lettere di condoglianze per la morte di un nostro parroco e per la morte di un caro ex dipendente del Comune di Albino, nonché membro della banda cittadina, scomparso a 70 anni”. Poi aggiunge: “Sono calati i numeri, però dietro i numeri ci sono delle persone” (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

Il sindaco: “95mila euro? Una goccia nell’oceano”

Il primo cittadino ha commentato l’aiuto economico del Governo ai Comuni, inerente ai 400 milioni di euro stanziati nei giorni scorsi: “Non so quanto si potrà fare con questi 95mila euro. Secondo me sono una goccia nell’oceano rispetto a quanto servirà per la ripartenza”.

La situazione nella Bergamasca e ad Albino

Il 23 febbraio è stato registrato, presso l’ospedale di Alzano Lombardo (in provincia di Bergamo) il primo caso di paziente positivo al Covid-19. Da quel giorno, la Val Seriana e tutta la provincia di Bergamo sono state travolte dall’emergenza sanitaria. Nel marzo del 2020, secondo un’analisi dell’Eco di Bergamo, nella provincia bergamasca sono morte oltre 5.400 persone, di cui circa 4.500 riconducibili al coronavirus: sei volte rispetto a un anno fa.
Albino è il Comune più grande del territorio. In paese, gli annunci mortuari hanno ormai preso il posto dei cartelli pubblicitari lungo le strade. Nei pochi negozi aperti non c’è nemmeno la fila per il pane. L’edicolante ha messo una scala davanti alla porta del proprio negozio, per evitare che i clienti entrino. Per il resto, ci si affida alle consegne a domicilio. Alle 12 di ieri, in tutto ciò, si è celebrato il minuto di silenzio con la bandiera a mezz’asta.

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