Coronavirus, Gallera: "Lunedì primi 12-24 posti nel nuovo ospedale in Fiera"

Lombardia
Giulio Gallera

Così l'assessore al Welfare di Regione Lombardia: "Potenzialmente saranno 350 posti, abbiamo acquistato ventilatori per quel numero. Inizieremo ad aprire i primi moduli anche perché c'è il tema della formazione del personale"

"Apriranno tra i 12 e i 24 posti" nel nuovo ospedale realizzato alla Fiera di Milano (FOTO) per l'emergenza Coronavirus. Accadrà lunedì: lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo in collegamento alla trasmissione Mattino Cinque. "Potenzialmente saranno 350 posti, abbiamo acquistato ventilatori per quel numero. Inizieremo ad aprire i primi moduli anche perché c'è il tema della formazione del personale". "È una struttura ospedaliera a tutti gli effetti, non un ospedale da campo" e ospiterà "il più grande reparto di terapia intensiva d'Italia", ha invece sottolineato Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano che gestirà l'ospedale realizzato in Fiera a Milano e inaugurato oggi. Gallera, durante l'odierna conferenza stampa in diretta Facebook ha inoltre dichiarato che "il dato delle terapie intensive si va a ridurre ed è un elemento significativo". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

19:51 - Richieste certificati online sale all'81%

Con l'emergenza Coronavirus e la chiusura degli sportelli pubblici, il Comune di Milano ha registrato un aumento delle richieste dei certificati online che hanno raggiunto la quota dell'81%, mentre a febbraio il dato era al 67,7%. I cambi di residenza online sono stati invece di oltre il 61%. Sono oltre 5.200 i dipendenti del Comune che ad oggi lavorano in smart working. I dati sono stati illustrati dall'assessore alla Trasformazione digitale e servizi civici, Roberta Cocco, in commissione consiliare riunita in teleconferenza. Per quanto riguarda l'andamento dei decessi in città, da quando è scoppiata l'emergenza, i dati non sono ancora disponibili, ma Andrea Zuccotti, direttore dll'area Servizi Civici ha spiegato come a Milano da metà marzo "osserviamo un aumento della mortalità che incide sulle persone residenti sul territorio, mentre dai primi di marzo c'è stato un aumento di decessi tra persone non residenti sul territorio. Per fare un'analisi sensata sulla mortalità dovuta al Coronavirus bisogna avere il dato sulle cause di decesso, l'Istat ad esempio lo elabora a due anni di distanza". Secondo i dati disponibili al momento, i decessi a Milano sono diminuiti dal 2019 al 2020 passando per il periodo dall'1 gennaio al 18 marzo da 3.409 a 3.313. Altro tema è quello dei matrimoni in fin di vita.

18:00 - Gallera: "Dato terapie intensive in riduzione in Lombardia"

“Il dato delle terapie intensive si va a ridurre ed è un elemento significativo". Questo è quanto ha sottolineato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nell’odierna conferenza stampa in diretta Facebook, aggiungendo però che questo dato "non può oggi portarci a dire che siamo nella fase in cui c'è meno bisogno". Gallera ha affermato "C'è un dato che ci porta ad avere speranza, e cioè che dal 24 marzo c'è un trend di minore accesso alle terapie intensive", aggiungendo che "i sacrifici e gli sforzi che abbiamo fatto iniziano a produrre un risultato".

17:47 - Continua attività di sanificazione di Amsa

Proseguono le attività di sanificazione di Amsa: entro il 3 aprile verrà raggiunta tutta la città. Ad oggi sono state interessate dal servizio circa 3.500 vie di Milano, per oltre 2.500 km totali. Gli itinerari quotidiani prevedono squadre sia nelle zone centrali della città sia nei quartieri più distanti dal centro per circa 150 km di vie sanificate al giorno. Le squadre Amsa utilizzano gli automezzi dedicati ai lavaggi ordinari, impiegando per la sanificazione ipoclorito di sodio diluito con l’acqua.

17:32 - Dal 18 marzo 1400 allontanati da parchi a Milano

Dal 18 marzo a oggi la Polizia locale di Milano ha allontanato 1.400 persone da aree verdi e parchi non recintati della città e ha contestato 60 violazioni al divieto di frequentarle. Da quando è iniziata l'emergenza Coronavirus gli agenti hanno inoltre fatto 14750 controlli agli esercizi commerciali, con 105 sanzioni per le violazioni dell'ordinanza, 337 rilevazioni di abusivismo commerciale (con 9 sequestri), 855 controlli di verifica di ottemperanza all'obbligo di quarantena (con nessuna violazione) e 415 persone sono state controllate in strada (con 5 denunce. I dati sono stati illustrati in Commissione consiliare, riunita in video conferenza, dall'assessore alla Sicurezza e vice sindaco del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.

17:29 -Scalo Milano cancella affitti aprile

Scalo Milano, l'outlet alle porte della cità, è "al lavoro per programmare la ripresa, insieme a tutti i suoi partner commerciali" ma intanto "per dare respiro ai negozi la direzione, in accordo con gli azionisti, ha deciso di cancellare il pagamento del canone di locazione di aprile 2020 e di differire il pagamento dei mesi di maggio e giugno a dicembre 2020". "Questo provvedimento - dichiara Davide Lardera, Amministratore Delegato di Scalo Milano Outlet & More - dimostra la lungimiranza e il senso di responsabilità della famiglia Lonati. Si tratta di un investimento importante che ha l'obiettivo di offrire un aiuto concreto ai negozi per affrontare serenamente la ripresa nei prossimi mesi. Per ripartire serviranno le energie di tutti e mai come in questo momento crediamo che investire sullo spirito di squadra sia la scelta imprenditoriale più saggia per rinforzare relazioni di lungo periodo". 

17:07 - Fontana: "Quasi 70 mln donazioni da cittadini"

Nel suo intervento in Consiglio regionale il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha tenuto a ringraziare i cittadini che "stanno accettando con fatica le regole imposte e rinunciando a una parte della loro libertà" ma anche "per la solidarietà che hanno dimostrato, che si è tramutata in donazioni complessive per quasi 70 milioni di euro". Una cifra, ha sottolineato Fontana, "di grande rilevanza che dimostra come la nostra gente, appena è di fronte a un problema, sia sempre pronta a collaborare e a dimostrare la propria solidarietà". 

16:32 - Medico di famiglia di Rogoredo: "Usca? Meglio tardi che mai"

Anche se arriva "dopo 40 giorni dall'inizio dell'emergenza Coronavirus ben venga il servizio delle Usca", le Unità speciali di guardia medica Covid da oggi operative a Milano, "ma dovrebbe essere più veloce e basarsi sul contatto telefonico con noi medici di famiglia. Invece per attivarlo è necessaria una procedura poco 'smart' messa in piedi da Ats". A dirlo è Fabrizio Marrali, medico di famiglia milanese che dal 21 febbraio, da quando è stato accertato il primo caso di Covid-19 in Italia, non essendo stato dotato di alcun presidio di protezione, ha deciso di seguire i suoi pazienti in "modalità bunker", cioè rinchiuso nel suo quartier generale a Rogoredo. I pochi pazienti che vengono nel suo ambulatorio per altri problemi li "vede" da dietro una vetrata e in caso di visita improrogabile li fa entrare da un ingresso separato.
Dal suo studio, invece, tiene in stretto monitoraggio, via cavo, i pazienti sospetti, finora una trentina, che ha dotato di saturimetro. Per quattro di loro ha ottenuto il ricovero in ospedale e una è già stata dimessa essendo in via di guarigione.
Parlando delle Usca, Marali sottolinea che "è un'ottima idea che questi giovani medici vadano a casa dei miei pazienti a visitarli, ci mancherebbe. Sono io il primo a stare sulle spine, non potendo vederli di persona. Però avrebbero dovuto partire almeno una ventina di giorni fa", quando in città la curva dei contagiati cominciava a crescere. "Meglio tardi che mai", aggiunge, sottolineando però come "sta inciampando ancora nella burocrazia: c'è una procedura per attivarlo che rallenta tutto". È necessario stampare l'apposito modulo, compilarlo con i dati dell'assistito e dei suoi sintomi, scannerizzarlo, e inviarlo via mail con gli allegati. "Una procedura poco rapida - conclude - mentre sarebbe meglio fare tutto via telefono per alleggerire il lavoro mio e dei giovani colleghi sul campo e velocizzare gli interventi".

15:54 - FederlegnoArredo, 500mila mascherine dalla Cina

Mezzo milione di mascherine arriveranno dalla Cina all'Italia grazie a FederlegnoArredo, Salone del Mobile.Milano e Vnu Exhibition Asia, organizzatore insieme a Fla China del Salone del Mobile. Milano Shanghai. Grazie alla mobilitazione di tutto il mondo del design e dell'industria dell'arredo cinese sono state raccolte presso l'Ambasciata di Pechino 545.000 mascherine (di tipo chirurgico e di tipo FFP2, FFP3, KN95 e N95), che verranno consegnate alla Croce Rossa Italiana, che si occuperà di distribuirle nelle strutture più bisognose di supporto immediato. "Con questo gesto, FederlegnoArredo, Salone del Mobile Milano e VNU Exhibition Asia - si legge in una nota - vogliono ribadire che solo con l'aiuto reciproco e l'unione delle forze è possibile vincere le sfide e i pericoli dei nostri tempi e che ogni contributo assume un'importanza enorme e un valore umano altissimo nella complessa battaglia contro il contagio da COVID-19".

14:21 - Snam, arrivati 600mila mascherine, 250 ventilatori

È arrivato questa mattina a Milano un volo dalla Cina organizzato da Farnesina e Ambasciata Italiana a Pechino che trasporta i primi 250 ventilatori polmonari e le 600mila mascherine acquistati e donati da Snam. Lo ha annunciato l'amministratore delegato di Snam, Marco Alverà. Il materiale medico sarà distribuito alle strutture sanitarie di varie regioni italiane dalla Protezione Civile, con il coordinamento del commissario straordinario Domenico Arcuri, sulla base delle necessità. Inoltre sono già in magazzino a Pechino altri 450 ventilatori polmonari e 4,5 milioni di mascherine, pronti a partire per l'Italia.
Snam donerà complessivamente 625 ventilatori e 600mila mascherine, nell'ambito dello stanziamento di 20 milioni di euro deciso per l'emergenza coronavirus a favore del sistema sanitario e del settore no profit. La società sta inoltre acquistando altro materiale sanitario per conto della struttura del commissario straordinario, con cui ha siglato una lettera di intenti nei giorni scorsi. "Continueremo a mettere le nostre risorse e le nostre competenze al servizio del Paese - ha detto Alverà - e siamo orgogliosi di poter dare un contributo concreto agli operatori sanitari e al loro straordinario lavoro per superare tutti insieme questo momento di difficoltà".

12:34 – Sala: “Aprile sarà ancora un mese estremamente difficile”

"Io presumo che aprile sarà ancora un mese esternamente difficile, siamo tutti stanchi", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando dell'emergenza Coronavirus a margine del minuto di silenzio per le vittime che si è tenuto davanti alla sede del Comune, in contemporanea in tutta Italia. "Quello che mi pare di capire dal nostro governo è che fino a Pasqua non succederà nulla e che il periodo da qui a Pasqua verrà impiegato per capire poi, con giusta gradualità, come si potrà tornare non dico alla normalità ma a un funzionamento discreto dell'economia e del lavoro. Io - ha aggiunto - stavo controllando la mia agenda e ho visto che oggi è il 44esimo giorno che sono al lavoro in modo continuativo, lo dico solo per dare la dimensione del fatto che tutti noi siamo stanchi. Ma dobbiamo trovare ancora energie e mi appello ai milanesi perché ci sono dei buoni segni ma siamo lontanissimi dal rischio che sia qualcosa dal metterci alle spalle".

12:22 – Milano ricorda vittime, Sala: “Grazie a medici”

Minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta anche a Milano dove il sindaco, Giuseppe Sala, in fascia tricolore ha osservato il raccoglimento per le vittime del Coronavirus di fronte alla sede dell'amministrazione, Palazzo Marino. "Abbiamo avuto parecchi" defunti "anche nella nostra città, ovviamente non abbiamo vissuto la situazione così tragica come quelle che hanno vissuto i miei colleghi di Bergamo e di Brescia - ha commentato parlando con la stampa - Certamente anche noi abbiamo avuto le nostre vittime, quindi le ricordiamo e ricordiamo anche i loro cari. E penso che oggi sia l'occasione anche di ricordare chi è in prima linea, in particolare il personale sanitario, persone che stanno dando molto di se stessi e della loro vita".

11:30 – Sala: “C'è più voglia di parlare di ripresa”

"Oggi se non altro dalla lettura dei giornali si comincia a respirare un'aria diversa, c'è più voglia o addirittura necessità di parlare di ripresa, di ripartenza. Anche se è ovvio che nessuno ignora che siamo in una situazione ancora molto complessa", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social per parlare ai cittadini dell'emergenza Coronavirus e di come la affronta il Comune. "Lo vedo anche da quello che mi scrivete voi: io riesco a rispondere a pochi per ovvie questioni di tempo, ma leggo i commenti, e siamo passati da una fase in cui erano soprattutto di denuncia di chi non rispetta le regole, agli ultimi giorni in cui c'è più consapevolezza delle proprie difficoltà. Riuscirò a pagare un affitto alto? Ho perso il lavoro o rischio di perderlo, faccio già fatica a fare la spesa - ha aggiuntoSala - La mia promessa e conferma è che siamo qui per pensare, in questa fase, a chi è più in difficoltà e garantisco che dal primo giorno abbiamo lavorato in questo senso, rimodulando la rete del volontariato, stando vicino alle fasce di popolazione più in difficoltà". Le difficoltà legate all'emergenza Coronavirus, secondo il sindaco, dureranno circa un anno, periodo nel quale le persone dovranno in parte cambiare il loro modo di vivere. "Sarà lunga l'abbiamo detto, quanto lunga? Presumibilmente un anno perché questo sarà il tempo necessario, ci dicono, per avere un vaccino per tutti - ha detto nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social – Nel frattempo bisognerà modulare le nostre esistenze e i nostri comportamenti ponendo attenzione a due fasce anagrafiche particolari, gli anziani e i bambini". Gli anziani "perché per la loro salute vanno protetti e addirittura isolati, ma questo è un segno di civiltà. Poi i bambini, ci stiamo confrontando con i nostri bambini, con il loro tempo e la loro energia, e immaginiamo cosa succederà d'estate. Ma così è - ha concluso - Da tutto ciò noi non possiamo evadere ma dobbiamo trovare un'interpretazione intelligente, anche creativa, nel rispetto delle regole di una vita cambiata in questa fase".

11:07 – Inaugurata in Fiera Milano la più grande Terapia intensiva d'Italia

"È una struttura ospedaliera a tutti gli effetti, non un ospedale da campo" e ospiterà "il più grande reparto di terapia intensiva d'Italia", ha sottolineato durante l'inaugurazione di oggi Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano che gestirà l'ospedale realizzato in Fiera a Milano. L'ospedale "rappresenta uno strumento fondamentale per combattere la battaglia contro il covid" e "a regime vedrà impiegati 200 medici, 500 infermieri e altre 200 figure professionali". "È una grande sfida, un risultato inimmaginabile" frutto di "uno sforzo enorme" e "siamo fieri di gestire una struttura che non ha eguali", ha concluso Belleri.

10:23 - A Milano 9.563 controlli, 286 denunce

Nella giornata di ieri, a Milano, sono state denunciate 286 persone per violazione delle disposizioni sull'emergenza Coronavirus, a fronte di 9.563 controllate. Il dato è stato diffuso dalla Prefettura. Tre quelle denunciate per false dichiarazioni. "Gli esercizi commerciali oggetto di verifiche - si legge in una nota - sono stati 2.818, con 2 titolari indagati e uno a cui è stata temporaneamente sospesa la licenza".

9:33 - Giulio Gallera: "Lunedì in Fiera primi 12-24 posti"

Lunedì nel nuovo ospedale realizzato alla Fiera di Milano per l'emergenza Coronavirus "apriranno tra i 12 e i 24 posti". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo in collegamento alla trasmissione Mattino Cinque. "Potenzialmente saranno 350 posti, abbiamo acquistato ventilatori per quel numero. Inizieremo ad aprire i primi moduli anche perché c'è il tema della formazione del personale - ha concluso -. La Lombardia non si è mai arresa anche quando sembrava che non ci fosse più spazio fisico per le terapie intensive abbiamo detto che dovevamo provare a dare un po' di speranza, realizzando in un luogo dove si fanno le fiere un luogo di vita".

7:07- Giuseppe Sala: "Crisi è occasione per cambiare pelle"

"Al mio Paese, all'Italia, chiedo di affrontare questa crisi, è difficile dire come un'opportunità, a me non viene ancora, ma come l'occasione per cambiare pelle", sono le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervistato da Sky Tg24. Ai milanesi "prometto di essere qui tutti i giorni per cercare di far funzionare la città e prometto che stiamo lavorando per cercare di capire come si potrà riaprire", ha concluso.

7:01 - Giuseppe Sala: "All'inizio non compresa la gravità"

Secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, "c'è stata una fase in cui l'umore della cittadinanza, e secondo me sarebbe sbagliato negarlo, era di non comprensione della gravità della cosa, di tutti noi". Lo ha detto a Sky Tg24 parlando delle incertezze nella gestione dei primi giorni dell'emergenza Coronavirus in Lombardia e in città. "Mi prendo le mie responsabilità e la mia risposta è una sola: continuare a lavorare e cercare di fare del mio meglio", ha aggiunto Sala. "È qualcosa su cui anche la scienza non ha mai dato un conforto assoluto. Non voglio dirlo a titolo di scusante, ma certamente anche noi sindaci abbiamo a volte camminato un po' sulle uova".

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