Coronavirus, Gallera: "Diminuzione degli accessi in tutti i pronto soccorso lombardi"

Lombardia
Gallera (ANSA)

"Al San Matteo di Pavia - ha spiegato l’assessore - riduzione addirittura del 30%", mentre a Lodi "per la prima volta il numero dei pazienti arrivato per un problema diverso è maggiore di quello per covid". In regione si registrano 37.298 positivi e 5.402 decessi

Calano i numeri dei contagi e dei ricoveri in Lombardia, ma torna a crescere quello dei decessi. È quanto emerge dai dati riferiti oggi dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nel consueto punto stampa. I casi accertati in regione sono attualmente 37.298, con una crescita di 2.409 in un giorno (ieri era stata di 2.543), mentre i nuovi ricoveri sono sono 456 a fronte dei 655 di ieri, per un totale di 11.137. Ventinove i nuovi accessi in terapia intensiva.
Per quanto riguarda i decessi, invece, si registra un considerevole aumento rispetto a ieri: il totale delle vittime è salito a 5.402, con un aumento di 541 in un solo giorno, di poco inferiore ai 546 di sabato 21 marzo. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

Ridotti gli accessi nei pronto soccorso

L’assessore ha poi riferito un "dato confortante al quale attribuiamo un grande ruolo: in tutti i pronto soccorso si registra una riduzione, in alcuni casi lieve, in alcuni casi più marcata, degli accessi. Al San Matteo di Pavia, addirittura al 30%. A Lodi - ha aggiunto - per la prima volta in 36 giorni il numero dei pazienti arrivato in pronto soccorso per un problema diverso è maggiore di quello per problema covid".
"Dal 22 febbraio - ha ricordato Gallera - in pronto soccorso a Lodi sono scomparsi completamente codici verdi e bianchi e altre patologie e arrivavano circa 100 pazienti al giorno, mentre oggi il direttore generale mi ha detto che ci sono stati circa 30 covid e sono stati di più quelli con problematiche diverse". Gallera ha spiegato inoltre che "a Codogno c'è stato un solo nuovo caso positivo e quindi in quella zona è assolutamente spento".

I dati nelle province

Per quanto riguarda le singole province, Bergamo resta la più colpita, con 8060 casi accertati, 602 in più rispetto a ieri. In calo invece i nuovi contagi a Milano, dove il numero totale dei positivi è 7469, con una crescita di 547. Sono 374, invece, i nuovi casi registrati a Brescia, altro territorio duramente colpito dall’epidemia.
Gallera ha quindi parlato di com’è stata affrontata l’emergenza. “Sicuramente abbiamo commesso degli errori - ha dichiarato - ma è stato fatto il massimo perché questa ondata di dolore trovasse una risposta positiva”.

Unità assistenziali in Lombardia

L’assessore lombardo ha poi reso noto che nelle province di Bergamo e Pavia sono già attive le Unità di continuità assistenziali, ovvero i gruppi di medici che monitorano i pazienti Covid a domicilio, e da martedì lo saranno in tutta la Lombardia. Inoltre, si stanno continuamente attrezzando strutture sanitarie e alberghiere dove ricoverare i pazienti dimessi dagli ospedali ma ancora positivi che non possono tornare a casa e quelli che in condizioni tali da non richiedere l'ospedalizzazione. Tra queste l'hotel Michelangelo di Milano con 300 stanze a disposizione vicino alla Stazione Centrale, che sarà operativo "fra lunedì e martedì”, ha concluso Gallera.

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