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Coronavirus, la chiesa di Seriate accoglie 80 bare in attesa della cremazione. VIDEO

Lombardia
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Lunedì sono arrivate le prime 17 bare, martedì erano già più di 40 le salme provenienti dalla Val Seriana, nella Bergamasca. Sarà l’esercito ad occuparsi del trasporto fuori regione dei feretri. Le ceneri saranno poi restituite ai familiari dai carabinieri 

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"Non li mettiamo in un capannone, ma in chiesa, cioè nella Casa del Signore". Don Mario, parroco di Seriate, in provincia di Bergamo, ha aperto le porte della chiesa di San Giuseppe per accogliere le bare, destinate alla cremazione, delle vittime dell’epidemia di coronavirus nella Val Seriana. Sono 80 i posti ricavati all’interno dell’edificio religioso. Lunedì sono arrivate le prime 17 salme, martedì erano già più di 40. Don Mario le accoglie all’esterno, una ad una. "Non è più solo una chiesa, è un cimitero", dice.
Il presidio è garantito anche dai volontari della Protezione Civile che, in modo sommesso, dalla mattina alla sera sono presenti per ricevere i carri funebri e i documenti dei defunti. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

Il trasporto e la cremazione

Sarà poi l’esercito, con la collaborazione del Comando Provinciale dei carabinieri, ad occuparsi del trasporto fuori regione dei feretri per la cremazione. "Le ceneri - spiega il sindaco del comune di Seriate, Cristian Vezzoli - torneranno poi ai famigliari tramite l’Arma dei carabinieri che, in questo modo, intende dimostrare la vicinanza alle famiglie nel momento del dolore".
"Fino quando sarà necessario - conclude il primo cittadino - la chiesa di San Giuseppe resterà a disposizione per questo servizio che, da solo, dà l'idea del momento drammatico che la nostra provincia sta vivendo. Di fronte a queste necessità non resta che mettersi a servizio e, per chi ha fede, pregare".