Coronavirus, a Milano resta attiva la rete antiviolenza per le donne

Lombardia
Foto di archivio

Sono operativi i numeri di pronto intervento telefonico del comune, così come i servizi offerti dai nove centri che operano in città. Fabrizio Sala a Sky TG24: "Da domani metteremo a disposizione alloggi per chi non può isolarsi a casa"

Resta attiva, anche in queste settimane di emergenza dovuta al diffondersi del coronavirus, la rete antiviolenza del Comune di Milano dedicata alle donne, garantendo un continuo aiuto in caso di necessità. "Viviamo un momento difficile per tutti e per chi ha problemi in casa propria lo è anche di più", ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. Proprio per questo motivo, rimangono dunque operativi i numeri di pronto intervento telefonico e i servizi offerti dai nove centri che operano in città: dalla prima assistenza al sostegno psicologico, dalla consulenza legale all’orientamento al lavoro e nella ricerca di un’abitazione, dalla valutazione di un percorso di accompagnamento all’autonomia al semplice primo ascolto. Oltre a questi, è possibile contattare anche il numero verde nazionale 1522. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

Il commento dell’assessore Rabaiotti

"Non intendiamo lasciare sole le donne che vivono situazioni di conflitto e di disagio proprio laddove ora sono costrette a rimanere", ha aggiunto l'assessore. "I servizi quindi continuano a funzionare a pieno regime, per garantire vicinanza e aiuto concreto a chi ne ha bisogno", ha concluso.

Fabrzio Sala: "Da domani a disposizione alloggi"

Inoltre, il Comune ha reso noto che è sempre possibile, quando necessario, anche il collocamento in strutture protette del Comune o in Case rifugio messe a disposizione dalle cinque tra cooperative sociali e associazioni che fanno parte della rete antiviolenza. 
E nella giornata odierna, il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, ha annunciato ai microfoni di Sky TG24 che domani mattina la Giunta regionale prenderà "una delibera con cui metteremo a disposizione di chi non può isolarsi a casa degli alloggi attraverso alberghi e strutture, che stiamo valutando insieme ai Prefetti e alla Protezione Civile. Chiaramente - ha concluso - l’adesione sarà su base volontaria”.  

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