Coronavirus, Milano: parte il progetto di Emergency per le fasce deboli della popolazione
LombardiaL’associazione, collaborando col Comune del capoluogo lombardo, monitorerà i centri cittadini dedicati alle persone più svantaggiate, lavorando per aumentare le strutture disponibili. La presidentessa Rossella Miccio: “Tutelare la salute di tutti, inclusi gli ultimi”
Emergency, in collaborazione con il Comune di Milano, dà il via a un progetto all'interno del capoluogo lombardo a sostegno delle fasce più svantaggiate della popolazione e particolarmente esposte al rischio di contagio da coronavirus (LA DIRETTA – LA SITUAZIONE A MILANO, IN LOMBARDIA E IN ITALIA). In una nota si evidenzia che si tratta di un monitoraggio nei centri della città dedicato ai clochard, alle strutture per minori stranieri non accompagnati e a quelle del sistema Siproimi ed ex Sprar. Nelle prossime ore, inoltre, si lavorerà per allargare il numero degli edifici (a oggi 34), includendo anche i Cas (ossia i centri di accoglienza straordinaria) e alcuni campi rom segnalati dal municipio milanese.
L’obiettivo del progetto
Lo scopo dell'intervento, gestito da due squadre di Emergency composte da un infermiere, un logista e un medico in caso di necessità, è monitorare la situazione all'interno di questi centri. Si tratta di una verifica operativa degli spazi (condizioni igieniche, distanze di sicurezza, gestione del flusso sporco-pulito) per accertarsi che sia possibile attenersi alle direttive ministeriali. A seguito di questa verifica, Emergency segnalerà le modifiche necessarie da apportare per tutelare la salute di staff e ospiti, fornendo anche loro strumenti di formazione, come protocolli da attivare e tutorial da consultare per gestire al meglio l'emergenza.
I passi successivi
Dopo il primo sopralluogo, si effettueranno altre visite di follow-up nelle strutture più critiche. In alcune, nei giorni scorsi, sono stati individuati pazienti malati di Covid-19. A partire da domani, Emergency garantirà una prima formazione ai gestori dell'immobile di Via Carbonia, in zona Quarto Oggiaro (e gestito dalla Cooperativa Dar Casa), che in questo giorni sarà convertito in spazio dedicato a chi ha bisogno di isolarsi ma che non ha a disposizione nessun alloggio.
La presidentessa di Emergency: “Tutelare salute di tutti, inclusi gli ultimi”
Rossella Miccio, presidentessa di Emergency, ha dichiarato: "In questo momento così complicato bisogna pensare a tutelare la salute di tutti, inclusi gli ultimi, i più deboli della nostra società che rischiano di essere lasciati indietro. Questo è il principio di azione sul quale si basa il nostro lavoro da sempre e per sempre: fornire cure a tutti, nessuno escluso, in sicurezza. Senza tetto, migranti ospiti di strutture di accoglienza, i lavoratori stagionali che vivono nelle baracche: in questi giorni stiamo cercando di fare del nostro meglio per aiutare i tanti che in questo momento sono esposti a due rischi: quello sanitario e quello dell'abbandono".