Coronavirus, cucine dei ristoranti riaperte per servire pasti al personale degli ospedali
LombardiaÈ l'iniziativa lanciata su Facebook dal ristorante milanese SlowSud all’interno di RistoratoreTop, gruppo privato dell’omonima agenzia frequentato da oltre 8000 ristoratori. Il post è accompagnato da un appello a dare una mano ad altri nosocomi in altre regioni
Riaprire le cucine dei ristoranti per preparare piatti da servire al personale degli ospedali durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - ANTIVIRUS, L'ITALIA CHE RESISTE). È l'iniziativa lanciata dal ristorante SlowSud su Facebook all’interno di RistoratoreTop, gruppo privato dell’omonima agenzia frequentato da oltre 8000 ristoratori. Il post è accompagnato da un appello a dare una mano con altri ospedali e in altre regioni. L'iniziativa viene coordinata direttamente sul gruppo social da RistoratoreTop, dove diversi ristoranti hanno risposto.
I ristoranti che hanno aderito a Milano
A Milano per ora hanno aderito i ristoranti Miscusi, Muu Muzzarella, Li Mastri e Fancytoast, la pizzeria Loredani, il kebab Star Zagros Kebabbar e la gelateria Gnomo. I primi pasti sono stati donati ieri al Sacco. Oggi, oltre al Sacco, al San Raffaele e al Policlinico. Nelle prossime ore, tramite il lavoro di coordinamento di RistoratoreTop, verranno portati a Fatebenefratelli, San Carlo, San Giuseppe e Bassini di Cinisello.
Le iniziative nel resto d'Italia
In risposta alla chiamata su RistoratoreTop, si sono mobilitate attività di Bergamo, Cremona, Torino e Roma e si è potuto apprendere come in diverse zone d’Italia alcuni si fossero già mossi in questa direzione. E’ il caso delle pizzerie Melloo di Firenze con l’ospedale Careggi, Forlin con l’ospedale di Bassano del Grappa, Tablà ad Adria, Teatro 26 a Vercelli e il Balestruccio a Perugia. A Pavia, invece, cento tra osti, baristi e ristoratori hanno dato vita al progetto #unitiperpavia distribuendo beni alimentari a case di riposo e centri per disabili.