Si tratta di un dermatologo del Policlinico di Milano e professore della Statale. Ricoverato il 23 febbraio, nei prossimi giorni dovrà sottoporsi a un secondo periodo di isolamento di due settimane
E’ tornato a casa, dopo 16 giorni di ricovero, il primo paziente contagiato da coronavirus a Milano. Si tratta di un dermatologo del Policlinico di Milano e professore della Statale, A. M., che, concluso il periodo di terapia in isolamento all'ospedale Sacco, ha potuto finalmente fare ritorno a casa. Nei prossimi giorni dovrà sottoporsi a un secondo periodo di isolamento della durata di due settimane. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Il ricovero
Ricoverato il 23 febbraio, ha scoperto di essere positivo dopo aver partecipato a due congressi, uno in Grecia e l'altro in Germania. Non è stato possibile individuare quando sia avvenuto il contagio ma, per il medico, ciò che conta è star meglio e aver capito ancora di più cos'è la malattia. "A volte come medici siamo troppo asettici. Io ho un buon rapporto con i miei pazienti - racconta all'Ansa - ma quest'esperienza mi ha fatto capire ancora di più i pazienti e la malattia fino in fondo". Ci sono stati però dei momenti difficili, come "quando dopo 5 giorni la febbre non voleva saperne di scendere e si temevano delle complicazioni - continua - e poi per via degli effetti collaterali dei farmaci".
La terapia
Il virus si è manifestato nel medico in una forma di intensità media, con febbre, tosse e un piccolo focolaio di polmonite ma non c'è mai stato bisogno di ossigeno o ventilazione. E' stato trattato con un antivirale, impiegato già per l'Hiv, e un anti-infiammatorio per una settimana. Dimesso il 9 marzo, adesso sta meglio e finalmente riesce a leggere studi scientifici senza sentirsi affaticato e con l'emicrania. "Bisogna essere rigorosi nelle misure indicate dalle autorità. Ci aspettano ancora settimane difficili - conclude - anche negli altri paesi europei, ma io sono ottimista. Bisogna esserlo. L'Italia ce la farà e la sanità lombarda è d'esempio al mondo intero".