Coronavirus, Gallera: "5.791 positivi e 468 decessi in Lombardia"

Lombardia
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

L’assessore al Welfare ha inoltre aggiunto che i dimessi sono 896. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha dichiarato che in merito alla Regione il Governo "potrà prendere in considerazione nuove misure, più rigorose, legate alla situazione"

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nella consueta conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus (LA DIRETTAIL NUOVO DECRETOLA SITUAZIONE IN LOMBARDIALA SITUAZIONE IN ITALIA), al termine dell’incontro tra il Governo e le Regioni ha dichiarato: “La sensazione è che non sia ben chiaro a tutti i colleghi delle Regioni e a qualche rappresentante del governo la reale situazione della Lombardia”. Ha poi aggiunto: "Mi auguro che questi appelli che arrivano da diverse parti del mondo della Lombardia, dai sindaci agli imprenditori ai sindacati, possano essere valutati attentamente dal Governo, che si dovrà riunire domani mattina e ha dichiarato che potrà prendere in considerazione nuove misure, più rigorose, legate alla situazione" della Lombardia. 

Il dialogo col Governo

Fontana ha aggiunto: "Il governo si è riservato di darci risposte e domani ci sentiremo". "Vedremo" - ha proseguito - le decisioni che intendono prendere, "altrimenti faremo le nostre valutazioni". Il presidente di Regione Lombardia ha ricordato la lettera firmata da tutti i sindaci dei capoluoghi della Lombardia (incluso dunque il milanese Giuseppe Sala) a Roma.

Il presidente della Regione: "Unica meidicina è ridurre i contatti"

Fontana ha inoltre affermato che "se i numeri si riducono con misure rigorose come è successo nella zona rossa, significa che ridurre la vicinanza sociale è l'unica strada su cui insistere, l'unica medicina è ridurre i contatti". Proprio dai dati della zona rossa, ha aggiunto, "è partito l'incontro con i sindaci dei capoluoghi", che hanno chiesto alla Regione di fare da tramite con il Governo "per chiedere misure ancora più stringenti".

Fontana: “A Lodi e Codogno si riduce velocità contagio”

Il governatore ha spiegato che “dai dati esaminati, la zona rossa di Lodi e Codogno è l'unica dove l'evoluzione dell'infezione si sta invertendo e si riduce la velocità di contagio diversamente dal resto della Regione".

In Lombardia 468 decessi, 896 dimessi e 5.791 positivi

Sale a 468 il numero dei decessi per Coronavirus in Lombardia. Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in conferenza stampa, sottolineando che si tratta di 135 più di ieri, ossia "un numero ampio". In tutto i positivi risultano essere 5.791 (ma con molti tamponi in arrivo ancora), 3319 i ricoveri non in terapia intensiva (+505), 466 in terapia intensiva (+26) e 896 dimessi. Al momento, sono 466 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ma in tutto ne sono stati gestiti 778: di questi, 103 sono stati dimessi e 80 sono deceduti. “Alcuni ospedali – ha continuato Gallera - ci hanno segnalato criticità nella gestione dei deceduti. Stiamo semplificando la procedura per la chiusura delle bare, per poterle portare negli obitori per poi essere seppellite senza la celebrazione dei funerali".
Gallera, a proposito delle strutture sanitarie, ha infine aggiunto: "Qualcuno di voi sentirà di presidi allo stremo. Bergamo è in una situazione di grande tensione. A Cremona abbiamo portato via otto pazienti oggi e stiamo mandando immunologi".

Gallera annuncia il bando per medici e infermieri

Gallera ha sottolineato anche la situazione di medici e infermieri in Lombardia, annunciando che "oggi è stato pubblicato il Dl che rende più flessibili le assunzioni" e che la Regione "sta uscendo con un avviso per medici specializzati e infermieri". Il bando riguarda i contratti co,co.co, mentre per i quelli a tempo determinato saranno i singoli ospedali ad occuparsene. A disposizione – prosegue l’assessore - ci sono "200 specializzati in anestesia e rianimazione" e da oggi "250 infermieri" che si laureeranno entro domani e che "contiamo di far entrare come forza lavoro".

“Prontissimi per creare 500 nuovi posti letto”

"Appena ci dicono che ci sono respiratori e personale siamo prontissimi" ad allestire una nuova area con 500 posti letto per la terapia "in Fiera o in strutture socio assistenziali vuote o che si possono svuotare subito". Questo è quanto dichiarato da Gallera. La disponibilità data dalla protezione civile nazionale ad allestire una nuova area da 500 posti per i malati di covid-19 – prosegue l’assessore al Welfare - "l'abbiamo presa sul serio", ma "è legata alla disponibilità di respiratori e personale, poi i letti li possiamo comprare noi". La possibilità è stata presa tanto sul serio che "appena la protezione civile ci ha detto che può essere una strada, noi in poche ore, abbiamo messo in piedi un progettino con la Fiera e la Fondazione Fiera che è già nelle mani della Protezione Civile”. “Siamo prontissimi", ha sottolineato Gallera, spiegando che ci sono "varie soluzioni" a partire dalla Fiera, ma non solo. 

Foroni: “Triage in luoghi richiesti e davanti ai penitenziari”

L’assessore alla protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni, ha spiegato: "La protezione civile sta montando le tende per il triage nei luoghi dove sono state richieste e davanti ai penitenziari lombardi". Queste strutture "possono essere di grande ausilio anche negli istituti penitenziari per verificare all'esterno, per covid-19, varie situazioni che si possono creare”.

Comprati 1,8 milioni di tamponi

La Regione Lombardia, inoltre, ha comprato 1 milione e 800mila tamponi, facendone in tutto, finora, 21.479. I suddetti vengono analizzati poi in nove laboratori, “azzerando i tempi di attesa”, secondo quanto dichiarato dagli assessori lombardi in diretta su Facebook. “In poche ore – proseguono – abbiamo il risultato per poter gestire il paziente”.

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