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Coronavirus, Gallera: “Quasi tutti gli ospedali della Lombardia per pazienti Covid-19”

Lombardia
L'assessore di Regione Lombardia al Welfare, Giulio Gallera (ANSA)

L’assessore regionale al Welfare ha spiegato che la Regione sta “individuando alcuni presidi che continueranno a gestire le patologie tempo-dipendenti”, mentre le restanti strutture serviranno per gestire i contagiati. Dall'11 marzo riattivate le vaccinazioni

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L’assessore di Regione Lombardia al Welfare, Giulio Gallera ha affermato che gran parte delle strutture ospedaliere sarà adibita a “ricevere e a gestire i pazienti affetti dal coronavirus” (LA DIRETTAGLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN ITALIA).

Gallera: “Stiamo riorganizzando la nostra rete ospedaliera”

Gallera ha spiegato: "Stiamo riorganizzando tutta la nostra rete ospedaliera. Se fino a qualche settimana fa immaginavamo di destinare alcuni ospedali alla gestione dei pazienti Covid, adesso abbiamo deciso di fare esattamente il contrario, cioè stiamo individuando alcuni presidi che continueranno a gestire le patologie tempo dipendenti, quindi la cardiochirurgia, la rete Stemi per gli infarti, la rete Stroke per gli ictus". L'assessore, in collegamento con il Tg di La 7, ha poi aggiunto che "tutti gli altri presidi (in Regione Lombardia, tra pubblico e privato, abbiamo circa 150 strutture ospedaliere), saranno destinati a ricevere e a gestire i pazienti affetti da Coronavirus. Stiamo riadattando la nostra rete ospedaliera, recuperando personale per continuare a dare la risposta migliore. Finora il sistema tiene, speriamo obiettivamente in un rallentamento".

Gli hub per le altre patologie

Nel pomeriggio, durante il punto quotidiano in diretta Facebook, l’assessore Gallera ha ribadito che l’idea di base della riorganizzazione del sistema sanitario per far fronte all’emergenza è quella di dedicare massimo spazio ai pazienti con coronavirus. Saranno dunque 18 i presidi ospedalieri per le altre patologie ed emergenze, che “dovranno garantire - ha spiegato Gallera - l’accettazione continua nelle 24 ore di tutti i pazienti che si presentano, potendo anche contare su più equipe disponibili, di cui almeno una in guardia attiva, con un percorso separato e indipendente per pazienti affetti da Covid-19 rispetto agli altri pazienti”.

Per i grandi traumi gli hub sono: Spedali Civili di Brescia, Ospedale di Varese, Niguarda di Milano.
Per i bambini: Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Per le urgenze neurochirurgiche: Niguarda, Spedali Civili, Ospedale di Varese e Irccs Besta.
Per le malattie cerebrovascolari acute: Spedali Civili di Brescia, IRCCS Humanitas Milano, Ospedale Sant'Anna di Como, Ospedale di Varese, IRCCS San Matteo di Pavia, Ospedale Carlo Poma di Mantova (in collaborazione con equipe di Cremona), Ospedale di Legnano, San Gerardo di Monza, Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda e Ospedale di Lecco.
Per le urgenze cardiologiche interventistiche: Spedali Civili di Brescia, Poliambulanza di Brescia, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Ospedale di Sondrio, Ospedale di Varese, IRCCS San Matteo di Pavia, Carlo Poma di Mantova, Ospedale di Legnano, San Gerardo di Monza, Monzino, Ospedale San Paolo, Ospedale San Raffaele, Ospedale di Lecco.
Per le urgenze cardiochirurgiche e di chirurgia vascolare "non procrastinabili" : IRCCS Monzino, Poliambulanza di Brescia, Ospedale di Legnano e Ospedale San Raffaele e Irccs San Donato per la chirurgia pediatrica.

Dall'11 marzo riattivate le sedute per le vaccinazioni

L'assessore Giulio Gallera, sempre in diretta Facebook, ha inoltre aggiunto che “dall'11 marzo vengono riattivate le sedute per le vaccinazioni" dei bambini, che erano state sospese. L'emergenza Coronavirus, tuttavia, "non può interferire" con questa necessità.