Omicidio Gorlago, il pm ha chiesto l’ergastolo per Chiara Alessandri

Lombardia

La 43enne è accusata di aver ucciso Stefania Crotti, moglie del suo ex amante, il 17 gennaio del 2019, e di aver poi dato fuoco al corpo nelle campagne di Erbusco. La donna, durante l’udienza, ha però negato di aver premeditato il delitto e aver bruciato il cadavere

Il pm di Brescia, Teodoro Catanati, ha chiesto l’ergastolo per la 43enne Chiara Alessandri, la donna che, secondo l’accusa, il 17 gennaio del 2019 uccise a Gorlago (in provincia di Bergamo) Stefania Crotti, moglie del suo ex amante.

L’udienza del processo

Il processo, celebrato con rito abbreviato, è stato aggiornato al prossimo 26 marzo al termine dell’udienza di quest’oggi. Chiara Alessandri è stata sentita in aula e, rispetto agli interrogatori, ha spiegato di aver colpito la sua rivale con un martello, aspetto che, fino a oggi, non aveva mai rivelato. Chiara Alessandri ha detto di aver agito nel garage di casa e per difendersi da Stefania Crotti, che avrebbe tentato per prima di colpirla. Inizialmente, però, l’imputata aveva negato di aver dato fuoco al corpo e di aver premeditato il delitto.

L’omicidio

Chiara Alessandri, secondo l’accusa, dopo aver ucciso Stefania Crotti avrebbe bruciato il cadavere. Secondo gli inquirenti, e stando alle indagini mediche, il corpo della vittima sarebbe stato trascinato nelle campagne di Erbusco (in provincia di Brescia), dove l’imputata gli avrebbe poi dato fuoco.

L’iter giudiziario

Il tribunale del riesame di Brescia, nel febbraio del 2019, ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dall'avvocato difensore di Chiara Alessandri, per consentire alla 43enne di seguire i tre figli piccoli. Secondo il legale, non sussistevano il rischio di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento di prove. Di diverso avviso, invece, sono stati i giudici, che hanno invece confermato la misura cautelare. È stata bocciata anche la richiesta di trasferire gli atti dell'indagine a Bergamo.

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