Coronavirus, Borrelli: "Quinta vittima in Italia, 219 i contagiati"

Lombardia
Angelo Borrelli (ANSA)

È deceduto un uomo di 88 anni di Caselle Landi, in provincia di Lodi. "Nel nostro paese c'è sicurezza e si può venire tranquillamente", ha assicurato il commissario straordinario alla domanda sui rischi per gli stranieri che vogliono venire in Italia

Sono cinque le vittime in Italia del Coronavirus, secondo quanto confermato da Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile e commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus (LIVE - LO SPECIALE). La vittima è un uomo di 88 anni di Caselle Landi, in provincia di Lodi.

I contagiati sono 219

Nei 219 casi accertati di coronavirus in Italia, ha spiegato Borrelli, sono comprese le 5 vittime e il ricercatore rientrato da Wuhan che è guarito e che è stato dimesso dallo Spallanzani nei giorni scorsi. Al momento si registrano 167 contagiati in Lombardia (comprese le 4 vittime), 27 in Veneto (compreso l'anziano morto a Vo' Euganeo), 18 in Emilia Romagna, 4 in Piemonte e 3 nel Lazio (la coppia di cinesi allo Spallanzani e il ricercatore dimesso). Dei 213 positivi, 99 sono ricoverati con sintomi in ospedale, 23 sono in terapia intensiva e 91 in isolamento domiciliare.

"Abbiamo cercato di arginare il virus con misure precauzionali"

"Nel nostro paese c'è sicurezza e si può venire tranquillamente", ha assicurato il commissario straordinario rispondendo a chi gli chiedeva se ci fossero dei rischi per gli stranieri che vogliono venire in Italia. "Non do consigli agli altri paesi - ha aggiunto il capo della Protezione Civile a chi gli chiedeva se le altre nazioni dovessero chiudere i voli con l'Italia - ma posso dire che abbiamo cercato di arginare il virus con misure altamente precauzionali. E abbiamo individuato due focolai, intervenendo con misure impegnative. Riteniamo che nel nostro Paese ci sia la sicurezza e che si possa venire tranquillamente".

"No a misure di comuni e regioni non concordate con lo Stato"

Secondo il capo della Protezione Civile le regioni e i comuni non devono prendere iniziative senza averle coordinate con lo Stato. Per Borrelli, infatti, bisogna evitare scelte che possono creare confusione. "Gli stessi governatori - ha sottolineato - esprimono l'esigenza di avere indicazioni unitarie. I provvedimenti presi dalle singole regioni e dai singoli comuni, non coordinati con il livello centrale, provocano confusione e disorientamento tra le gente e anche all'estero".

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