Fondi russi, legale Meranda: “Mio cliente non registrò audio Metropol”

Lombardia
Immagine di archivio (ANSA)

In una nota, il difensore ritiene “infondata” l’ipotesi che l’avvocato sia l’autore del file che, secondo la Cassazione, costituisce una “notizia di reato” in merito all’inchiesta milanese. I pm, intanto, sono in attesa della proroga delle indagini per altri 6 mesi 

Ersi Bozheku, avvocato del legale Gianluca Meranda, con una nota "interrompe il silenzio" sul caso del file audio registrato all'hotel Metropol il 18 ottobre di due anni fa e consegnato ai magistrati da una giornalista, che secondo la Cassazione costituisce una "notizia di reato" in merito all’inchiesta milanese sui presunti fondi russi alla Lega. Secondo Bozheku, è "infondato" ritenere che l'autore sia il suo cliente, il quale è indagato, insieme con il leghista presidente dell'associazione LombardiaRussia, Gianluca Savoini, e l'ex bancario, Francesco Vannucci, per corruzione internazionale. I pm restano in attesa della proroga delle indagini, chiesta al gip Alessandra Clemente qualche settimana fa, per altri 6 mesi.

La nota dell’avvocato di Meranda

Nella nota dell’avvocato Ersi Bozheku si legge: "Apprendiamo dai media la notizia riguardante la presunta fonte della registrazione del famoso nastro (...) asseritamente indicata nell'avvocato Gianluca Meranda. Questa difesa ritiene del tutto inopportuno far trapelare simili ed infondate notizie, per di più attribuendo la loro veridicità a presunte fonti provenienti dalla Procura della Repubblica di Milano. Nell'interrompere il nostro silenzio, le cui fondamenta si trovano nel profondo rispetto per le attività degli inquirenti e dunque per il definitivo accertamento della verità dei fatti, auspichiamo che le indagini giungano a conclusione al più presto e comunque nei termini richiesti dalla Procura stessa".

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