Il sacerdote alla guida della parrocchia della Santissima Trinità ha commentato la proposta di quattro amministratori leghisti del Nord di tenere in isolamento i bambini di rientro dalla Cina
"In tutte le grandi epidemie si cercano gli untori e qualcuno vuole speculare". Lo sostiene don Mario Longo, da dieci anni alla guida della parrocchia della Santissima Trinità, chiesa nel cuore della Chinatown milanese. Il parroco ha commentato la proposta di quattro amministratori leghisti del Nord di tenere in isolamento i bambini di rientro dalla Cina per l'allarme coronavirus (LA REPLICA DI CONTE) sottolineando che "invece di fare tutto questo pandemonio, dovrebbero essere più attenti allo smog prodotto dalle quattro regioni del nord che uccide milioni di persone all'anno. Invece dicono ai bambini cinesi di non andare a scuola, ma se sono arrivati in Italia sono stati controllati...". Il sacerdote si è detto pronto ad accogliere, come ogni pomeriggio, "250 ragazzi di ogni colore e religione, che mangiano, fanno catechismo, giocano a calcio, basket e pallavolo". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - I SINTOMI - LE COSE DA SAPERE - LA MAPPA DEL CONTAGIO)
Il parroco: "Siamo tranquilli, non capisco tutto l'allarme"
"Da noi è tutto normale, siamo tranquilli, i ragazzi entrano ed escono, magari stiamo attenti a disinfettare un po' di più le cose, ma ci si lava le mani come sempre" - ha aggiunto don Mario Longo -. "Siamo sempre stati in mezzo ai cinesi, non capisco tutto l'allarme. I cinesi forse un pochino percepiscono qualcosa contro di loro, alcuni si autolimitano. Di solito al lunedì c'è una squadra di cinesi che viene a giocare a basket: questa settimana non sono venuti, non so se è per quello o per il capodanno cinese", ha concluso.