Fondi russi, la Procura chiede di indagare altri sei mesi su Savoini

Lombardia
Gianluca Savoini (ANSA)

Si tratta della vicenda di presunti fondi russi alla Lega, al centro dell'ormai nota trattativa all'hotel Metropole di Mosca. Indagati anche Gianluca Meranda e Francesco Vannucci

La Procura di Milano ha chiesto di poter indagare per altri sei mesi nei confronti di Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e presidente dell'associazione LombardiaRussia, dell'avvocato Gianluca Meranda e dell'ex bancario Francesco Vannucci. I tre sono indagati per la vicenda di presunti fondi russi alla Lega, al centro dell'ormai nota trattativa all'hotel Metropol di Mosca.

La richiesta dei pm

L'atto, composto da quattro pagine, contiene la richiesta dei pm milanesi di poter proseguire le indagini per corruzione internazionale nei confronti dei tre indagati. Il Gip ha avvisato le difese le quali hanno cinque giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive. Dopo questo termine, entro una decina di giorni, dovrebbe arrivare la decisione del giudice.

Le accuse della Procura

Al centro dell'inchiesta c'è la presunta trattativa tra i tre indagati e altrettanti russi su una compravendita di petrolio che, secondo l'accusa, avrebbe illecitamente portato 65 milioni di euro nelle casse della Lega. La trattativa, che non è andata a buon fine, sarebbe avvenuta il 18 ottobre 2018 all'hotel Metropol di Mosca e agli atti della Procura è stato depositato anche un file audio. Inoltre gli inquirenti hanno anche rinvenuto nei cellulari di Savoini, Meranda e Vannucci, la foto di un foglio con i dettagli dell'accordo. Nell'appunto compaiono le percentuali da dividere tra la Lega (4%) e gli intermediari russi (6%) di una partita di petrolio del valore di un miliardo e mezzo. La foto sarebbe stata scatta da Meranda, e poi spedita a Savoini e Vannucci. Sul caso nelle scorse settimane è stata sentita come teste la giornalista della Tass, Irina Aleksandrova.  

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