La donna venne uccisa nell'agosto 2016. Due ragazze, accompagnate in caserma quella notte per riferire quanto sentito, avevano udito la stessa voce proveniente dalla stanza accanto
Grida “agghiaccianti”: è quanto hanno riferito di aver sentito alcuni dei 17 teste sentiti ieri nell’ambito del processo a carico di Antonio Tizzani, ex ferroviere di 71 anni accusato di aver ammazzato, il 26 agosto 2016, la moglie Gianna Del Gaudio nella loro casa di Seriate (Bergamo). In particolare, sono state sentite grida provenienti dalla villetta a schiera della coppia in due momenti: prima tra mezzanotte e mezzanotte e mezza, e poi verso l’una meno un quarto.
Il racconto dei teste
Intorno a mezzanotte due ragazze, che si trovavano nel parcheggio accanto alla villetta in piazza Madonna delle Nevi, e una vicina di casa hanno sentito una "voce potente e rabbiosa" di uomo e quella "più flebile di una donna che sembra subire". Le due giovani avevano poi avvicinato un carabiniere per riferire delle grida sentite ed erano state accompagnate in caserma per deporre. "In caserma abbiamo sentito la stessa voce maschile sentita durante il precedente litigio: proveniva dalla stanza accanto", hanno raccontato le due ragazze alla Corte d'Assise di Bergamo. Nella stanza c'era Antonio Tizzani, interrogato dai militari.
Poco dopo, intorno all’una meno un quarto, numerosi altri vicini hanno sentito diverse grida, una "agghiacciante di disperazione" di un uomo, riconducibile a Tizzani, e una "agghiacciante" di una donna, forse la moglie del figlio di Tizzani. A quanto ricostruito, questo potrebbe essere il momento in cui viene scoperto il cadavere della donna, ex professoressa in pensione.
L'accusa di maltrattamenti
All'epoca del delitto Tizzani aveva raccontato di aver visto, la notte dell’omicidio, un uomo incappucciato allontanarsi dalla villetta. Ma la sua versione dei fatti non aveva trovato conferme nelle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. L'uomo era stato accusato anche di maltrattamenti ai danni della moglie che, secondo l'accusa, sarebbe stata picchiata in più occasioni dal 2007, per motivi legati alla gelosia del coniuge.