Milano, Sala: “Stop al fumo anche allo stadio in tempi brevi”

Lombardia

Il sindaco di Milano fa un ulteriore passo avanti verso la città ‘smoke free’ del 2030, obiettivo annunciato sabato scorso 

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala muove un altro passo in avanti verso la città 'smoke free' del 2030, un obiettivo annunciato sabato scorso, parlando della possibilità di vietare il fumo di sigaretta anche all'interno dello stadio. "Personalmente penso che si debba arrivare in un periodo non lunghissimo allo stadio smoke free, questa è la mia opinione", ha detto il primo cittadino.

Le parole del sindaco Giuseppe Sala

"Se sono alla fermata del bus o se sono allo stadio non ho la libertà di spostarmi, quindi da questo punto di vista" il divieto "è una restituzione di diritti a coloro a cui il fumo come minimo dà fastidio, probabilmente fa anche male, e non hanno possibilità di evitarlo". "Io ho fatto l'esempio delle fermate degli autobus, ma il Piano" Aria Clima "parlerà anche dello stadio, in tempi più rapidi del 2030 - ha aggiunto -. Sono questioni su cui, al di là delle mie opinioni, è importante coinvolgere la giunta e il consiglio comunale, bisogna prendere il 2030 come visione ed è giusto che la politica ce l'abbia, ma è ovvio che non possiamo parlare del 2030 e non fare qualcosa subito". "In questo senso, obiettivamente, le nostre strade sono piene di mozziconi.- ha continuato -. Ad esempio, i fuochi d'artificio, possiamo rinunciarci? A mio parere dovremmo. È anche una chiamata ai cittadini a collaborare, perché altrimenti ci chiudiamo a dire 'fermate il traffico', ma non è solo quello".

L'incontro con il ministro Costa

Il sindaco Sala ha incontrato questa mattina a Palazzo Marino il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, il quale si è detto favorevole: "Tutto ciò che serve come micro-tassello per migliorare la qualità dell'aria è sempre utile. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuna misura da sola risolve, ma tutte insieme possono affrontare e risolvere il problema". Quanto al blocco delle auto più inquinanti, "è una competenza dei sindaci" prevista "da una norma dello Stato" in via emergenziale, "poi come viene declinata è in funzione del territorio", ha spiegato Costa. "A me da ministro quello che interessa è che non ci si fermi a livello emergenziale del blocco del traffico - ha aggiunto - quanto invece che si trovi una soluzione strutturale".

Il presidente della Regione Attilio Fontana: "Favorevole in assoluto"

"Sono favorevole al divieto di fumo in assoluto, perché è una sciagura dal punto di vista personale, perché è fuori dubbio che produca danni incredibili", ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana. "Ai fini dell'inquinamento credo che ci si debba concentrare su quelle che sono le conseguenze che derivano dai riscaldamenti, dai mancati controlli, da ancora troppi che riscaldano con il gasolio - ha aggiunto - credo che con il sostegno del Governo si possa iniziare una campagna importante che vada in questa direzione". Per quanto riguarda il divieto di fumare allo stadio, "è un'idea anche quella. La legge Sirchia ha avuto un impatto positivo sull'abbattimento dei fumatori, tanti hanno smesso di fumare dopo la legge - ha concluso Fontana -. Se questo può essere un ulteriore elemento che va in quella direzione penso che vada sicuramente vista positivamente".

L'assessore all'Ambiente Raffaele Cattaneo: "Dal fumo 1,9% delle emissioni"

"Le misure che la Regione Lombardia sta mettendo in campo - ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo -, anche quelle misure emergenziali, producono degli effetti che complessivamente hanno contribuito a migliorare la qualità dell'aria. Su temi come il fumo delle sigarette, io ho una posizione un po' diversa. Ho controllato nell'inventario delle emissioni Inemar (INventario EMissioni ARia) la percentuale che deriva dal fumo di sigaretta sulle emissioni ed è dell'1,9%. Quindi tutto serve, ma forse è importante concentrarsi sul 42% di emissioni che derivano dal riscaldamento civile". 

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