Monza, bimbi picchiati da insegnanti di una scuola islamica: un arresto

Lombardia

Uno degli educatori è stato posto ai domiciliari, mentre un altro è stato sottoposto all'obbligo di firma. I piccoli, tra i 5 e i 10 anni, sarebbero stati colpiti con bacchette di legno, minacciati e chiusi in uno stanzino per il loro scarso impegno dello studio 

Due insegnanti di una scuola islamica di Monza sono stati sottoposti a misura cautelare con l'accusa di maltrattamenti su una decina di bambini. Uno degli educatori, entrambi di origini senegalesi, è stato posto agli arresti domiciliari mentre l'altro è stato sottoposto all'obbligo di firma. La scuola, nella quale sarebbero avvenuti i maltrattamenti nei confronti di una decina di bambini con età compresa tra i 5 e i 10 anni, ha sede presso un'associazione culturale della città. I provvedimenti sono stati eseguiti a seguito di un'ordinanza emessa dal Gip di Monza. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i bimbi, tra i 5 e i 10 anni, sarebbero stai picchiati, colpiti con bacchette di legno, minacciati e chiusi in uno stanzino con la giustificazione di non aver manifestato sufficiente impegno nello studio. L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Monza e coordinata dalla Procura di Monza.

Le accuse e le indagini

"Se racconti qualcosa a casa ti ammazzo", e ancora, "sai cosa ti succede se ti lamenti, finisci nello stanzino della punizione, al buio", queste alcune delle minacce che i due insegnanti avrebbero utilizzato per intimorire alcuni dei piccolissimi studenti, dopo averli percossi. Nella scuola, un corso pomeridiano e domenicale per imparare il Corano, la lingua araba e la cultura islamica, secondo quanto emerso, i bambini venivano picchiati quando non rispondevano alle aspettative dei due insegnanti. A far partire le indagini, nel maggio scorso, la segnalazione ai servizi sociali da parte di alcune insegnanti delle scuole diurne frequentate dai bimbi, che si sono accorte dei lividi sul corpicino di alcuni di loro. A seguito dell'inchiesta l'Associazione è stata chiusa.

La nota della presidente della Commissione per l'infanzia e l'adolescenza, Licia Ronzulli

"Un episodio deplorevole, anche per via del tipo di violenze subite dai giovanissimi studenti, reso ancora più grave dal contesto formativo in cui si sono verificati gli abusi, un luogo deputato all'istruzione e all'inclusione che si è rivelato una vera e propria trappola ai danni di minori impossibilitati a difendersi da soli. Bene dunque la chiusura dell'associazione disposta dalla magistratura. Non è così che intendiamo l'educazione e la formazione dei nostri ragazzi: scuola, famiglie e mondo associazionistico che si occupa di minori rappresentano il primo baluardo per la prevenzione e il contrasto a ogni forma di violenza". Così, in una nota, la presidente della commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Licia Ronzulli.

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