Ragazzo morto in ospedale nel Milanese per occlusione intestinale. Procura apre inchiesta

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Il 12enne è poi deceduto a causa di una crisi cardiaca durante l’intervento di rimozione di parte dell’intestino. Visitato al suo arrivo da un pediatra al pronto soccorso di Vizzolo Predabissi, è stato valutato "con addome trattabile". Disposta l'autopsia

Si era recato al pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, per un forte mal di pancia causato da un’occlusione intestinale il ragazzo di 12 anni morto lunedì pomeriggio. Dopo un giorno di osservazione, il 12enne è stato operato al riacutizzarsi dei dolori, ma durante l’intervento ha avuto una crisi cardiaca che ne ha causato il decesso. A seguito dell'accaduto, la Procura di Lodi ha aperto un'inchiesta per l'ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di ignoti mentre il magistrato di turno ha disposto l'autopsia.

La vicenda

In base a una prima ricostruzione, visitato al suo arrivo da un pediatra e da un medico d’urgenza, è stato valutato "con addome trattabile", quindi ritenuto non in pericolo di vita e trattenuto per valutare le sue condizioni nel corso delle ore. "Non appariva eccessivamente sensibile al dolore, l'addome non dava indicazioni gravi", avrebbero sostenuto i primi due specialisti.
Il giorno successivo, però, il dolore si è fatto insopportabile, e un terzo medico un chirurgo, ha deciso di operarlo. Gli è stata asportata parte dell’intestino, ma i medici non sono riusciti a salvargli la vita. Il cuore dello studente non ha retto sotto i ferri: sono stati sei gli arresti cardiaci nel corso dell'operazione, mente l'intestino era in ischemia. Stando a quanto è trapelato, l'intervento, in laparoscopia, si è presentato immediatamente molto difficile e nonostante tutti gli sforzi dei sanitari l'esito è stato negativo. L'equipe medica - si apprende - è in stato di choc mentre i parenti hanno autorizzato la donazione delle cornee.

Regione ha istituito commissione di verifica

Dopo la morte del ragazzino, la Regione Lombardia ha istituito una "commissione di verifica" sul decesso. "Insieme alla Direzione Generale Welfare - si legge nel comunicato firmato dall’assessore Giulio Gallera - abbiamo incaricato l'Ats Città Metropolitana di Milano di istituire una commissione di verifica, con il compito di analizzare nel dettaglio tutte le procedure cliniche eseguite nei confronti del ragazzo dal suo arrivo in ospedale fino al drammatico decesso". Il presidente Attilio Fontana ha espresso "cordoglio e vicinanza" alla famiglia.

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