Bus incendiato a Milano, la madre di un'alunna: "Mia figlia agitata e ansiosa"

Lombardia
Il bus incendiato (Fotogramma)

Questa mattina sono stati chiamati a testimoniare davanti alla Corte d'Assise i genitori di alcuni bimbi che lo scorso 20 marzo si trovavano sul bus sequestrato e incendiato da Ousseynou Sy 

Si è tenuta questa mattina davanti alla Corte d'Assise di Milano una nuova udienza del processo a carico di Ousseynou Sy, l’autista 47enne che lo scorso 20 marzo a San Donato Milanese sequestrò e incendiò il bus su cui viaggiavano 51 alunni, due insegnanti e una bidella di una scuola media. In aula, oggi sono stati ascoltati alcuni genitori dei ragazzini presenti quel giorno sul mezzo.

La testimonianza di una madre

"Qualche giorno fa, mentre stavamo facendo l'albero di Natale, mi è caduta una fascetta da elettricista. Mia figlia l'ha raccolta e mi ha detto 'con questa sono stata legata', poi è scoppiata a piangere", ha riferito la donna. Secondo la ricostruzione, Sy costrinse gli insegnanti a legare i polsi dei ragazzini con delle fascette di plastica da elettricista. "Nei giorni successivi all'episodio - ha proseguito - mia figlia era molto agitata, ansiosa, se uscivamo stava attenta a tutto quello che la circondava, e se incontrava uomini mi faceva cambiare direzione. Non vuole vedere che utilizziamo coltelli, quando lo facciamo esce dalla stanza. In famiglia oggi stiamo abbastanza bene, non parliamo mai dell'accaduto, ma stiamo più attenti a tutto quello che ci circonda", ha concluso.

Ansia e disturbi nel sonno

Poi, è stato il turno della madre di un’altra alunna, la quale manifesta "ansia e disturbi durante la notte, quando sente puzza di benzina ha immediatamente i conati di vomito e si intristisce", anche se la piccola "si è sempre rifiutata di parlare con psicoterapeuti".  

Milano: I più letti