Ex Ilva, rinvio udienza dipende da esito trattativa tra Governo e ArcelorMittal

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Decisivi i prossimi due giorni. Se le parti non giungeranno a un accordo, il gruppo franco-indiano depositerà una memoria contro il ricorso cautelare d'urgenza presentato dai commissari dell'ex Ilva. In caso contrario, si potrebbe tornare in aula a gennaio

È prevista per venerdì 20 dicembre la prossima udienza della causa in corso a Milano tra i commissari dell'ex Ilva e ArcelorMittal, il gruppo franco-indiano che ha deciso di rescindere il contratto di affitto e acquisizione del polo siderurgico di Taranto con un atto che l'amministrazione straordinaria ritiene illegittimo. Tuttavia, il dibattimento potrebbe essere rinviato se la trattativa tra Governo e azienda proseguirà dopo gli incontri previsti tra oggi e domani, con le due parti che potrebbero dunque giungere a una richiesta congiunta al giudice Claudio Marangoni di aggiornare l'udienza ad altra data, probabilmente a gennaio.

La situazione dei negoziati

Al momento, la situazione dei negoziati viene definita fluida e senza certezza, con i legali delle due parti che attendono di capire cosa succederà in questi due giorni. Lunedì è il termine ultimo concesso ad ArcelorMittal per depositare una memoria al fine di contrastare il ricorso cautelare d'urgenza dell'ex Ilva. Se lo farà, vorrà dire che le trattative sono naufragate, altrimenti le parti potrebbero chiedere a inizio settimana o in udienza un rinvio della causa.

L’ultima udienza

Si è tenuta il 27 novembre scorso l’ultima udienza del processo, durante la quale l’ad di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, aveva garantito "il normale funzionamento degli impianti e la continuità produttiva", impegno fondamentale per raggiungere un accordo sul contratto. Per questo motivo, il giudice aveva deciso di rinviare il procedimento a venerdì prossimo per consentire alla "trattativa" di "svolgersi sulla base delle intese e degli impegni assunti".

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