I colpi sono stati messi a segno tra l'aprile 2017 e il giugno 2018. Le indagini hanno ricostruito il modus operandi del gruppo in cui i componenti avevano ruoli ben precisi
A Milano gli agenti dalla Squadra mobile hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone, un italiano e cinque sudamericani, che appartenevano a un gruppo che commetteva furti di beni di lusso in negozi di abbigliamento, telefonia e di ottica, per un valore superiore a 800mila euro. I colpi sono stati messi a segno nel capoluogo lombardo tra l'aprile 2017 e il giugno 2018. Le indagini hanno ricostruito il modus operandi del gruppo, all'interno del quale i componenti avevano ruoli ben precisi.
Sedici colpi messi a segno
In totale, sono 16 i colpi messi a segno dalla banda. Gli arrestati sono tre cileni, un argentino, un peruviano e un italiano, il 67enne W. B., ritenuto dagli investigatori il capo per la sua esperienza criminale e per la sua conoscenza di sistemi di sicurezza. Era lui che riusciva ad aggirare i sistemi dei negozi e a realizzare chiavi all'interno di una officina artigianale che aveva allestito in un box ad Arluno, che la Mobile ha perquisito nel giugno scorso.
La merce rubata
La banda ha rubato merce per oltre 800mila euro dall'aprile 2017 al maggio 2018, puntava a profumi, cellulari, occhiali e vestiti. In un caso, svaligiando un negozio di abbigliamento di lusso, hanno portato via anche abiti di scena dei film "Blade Runner" e "James Bond - Spectre". Abiti presi senza che ci fosse un mandante specifico e di cui non si ha più traccia.
Incastrati da un tatuaggio e un cagnolino
A incastrare il gruppo sono stati un tatuaggio e un cagnolino. Il primo era un disegno di una pistola sul fianco di L. J. S. C., peruviano di 29 anni, filmato dalle telecamere di due diversi negozi colpiti. Il cagnolino era di uno dei complici, che poche ore prima di un colpo aveva fatto un sopralluogo portando con sé il barboncino.