Secondo le accuse ha caricato sui costi aziendali della municipalizzata, di cui era direttore generale, i lavori nell'abitazione della figlia. Indagati per concorso in peculato anche una farmacista e un imprenditore
Arrestato a Castellanza, in provincia di Varese, il direttore generale di una società municipalizzata del comune - 'C.s.p' servizi - accusato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico e peculato. Si tratta di P.R. di 66 anni. Tra le accuse contestate all'uomo, quella di aver caricato sui costi aziendali i lavori di ristrutturazione - di 13mila euro - di casa di sua figlia. Inoltre, avrebbe anche fatturato 50 ore lavorative mai svolte alla titolare di una farmacia del medesimo comune. Per fare questo, il 66enne usava l'auto dell'azienda per motivi personali e si aggiungeva ore di straordinario modificando il sistema di rilevamento delle presenze tramite badge. L'arresto è stato compiuto dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Busto Arsizio.
Le indagini
Indagato in concorso per peculato anche un imprenditore 61enne, titolare di una ditta di infissi di Legnano, il quale avrebbe emesso alcune fatture per lavori di manutenzione relativi a immobili di proprietà della Csp, quando invece sarebbero serviti a installare i serramenti nuovi in casa della figlia del dirigente. L'indagine è partita lo scorso aprile dalla denuncia di una dipendente della municipalizzata, che si occupa dei servizi pubblici locali, tra cui servizi farmaceutici e cimiteriali, gestione e manutenzione di centri sportivi, del patrimonio immobiliare e delle mense scolastiche.